Municipio Centro Est - 29 gennaio 2024, 13:15

Centro storico, via della Posta Vecchia chiusa senza preavviso, residenti infuriati

Sono in corso dei lavori a uno degli edifici su un progetto di social housing del Comune di Genova. L'assessore Avvenente: "Venerdì ci sarà una riunione con gli abitanti"

Centro storico, via della Posta Vecchia chiusa senza preavviso, residenti infuriati

Da ormai tre settimane via della Posta Vecchia, nel Sestiere della Maddalena nel cuore del centro storico, è stata interdetta al passaggio pedonale da un cantiere. I lavori sono in corso per portare avanti il progetto di social housing stabilito dal Piano Caruggi, fortemente voluti dalle realtà che, nei caruggi, vivono e lavorano. Il problema, però, è la mancanza di comunicazione da parte dell’amministrazione: la piazza è infatti stata chiusa con un doppio cancello senza cartelli né annunci, regalando così spiacevoli sorprese ai residenti e agli avventori dei vicoli, che si trovano a dover circumnavigare l’area trovando percorsi alternativi per rientrare a casa.  

A denunciare l’episodio è Andrea Piccardo, fumettista e attivista del centro storico genovese, che spiega come l’area sia, da tempo, al centro dell’attenzione dei residenti e di come questa nuova ’sorpresa’ stia rendendo complicata la vita degli abitanti. 

“Il palazzo interessato dai lavori è importantissimo per noi del centro storico - spiega Piccardo - È stato ereditato da persone poco interessate e incapaci di mettersi d’accordo, e da molti anni versa in una condizione di abbandono. Nel 2011 con il Comune si era ipotizzato di ristrutturarlo e costruire al suo interno la 'Città degli antichi mestieri', seguendo l’esempio portato avanti da Torino. Purtroppo, però, la contrattazione è fallita e il progetto è stato abbandonato a malincuore. Solo recentemente l’immobile è finito all’interno di una progettazione del Pnrr, per creare degli alloggi sociali”.  

A far storcere il naso degli abitanti è la modalità con cui è stato portato avanti l’iter progettuale: “Abbiamo scoperto solo lo scorso novembre delle nuove intenzioni, quando ci siamo trovati davanti al cantiere e alla chiusura della piazza. Dopo poco è stato rimosso, per poi essere nuovamente allestito tre settimane fa. La riqualificazione del centro è spesso passata da co-progettazioni, riunioni e assemblee aperte a tutti. Ora si fanno le cose senza informare nessuno”. I lavori, però, devono andare avanti: “Non è assolutamente nostro interesse che vengano sospesi, è fondamentale che l’edificio venga ristrutturato perché si trova in un punto importantissimo di passaggio e versa in condizioni davvero pessime, ma vogliamo essere informati su cosa succede: il territorio deve essere a conoscenza di quel che sta accadendo. Per questo motivo abbiamo incontrato alcuni tecnici del Comune lo scorso 18 gennaio, che avevano garantito la riapertura entro una settimana… Ne sono passate quasi tre ormai. È stata urgentemente richiesta la convocazione di una riunione dal consigliere comunale Filippo Bruzzone per ottenere risposte”. 

Sul tema è intervenuto l’assessore alle Manutenzioni e Centri Storici Mauro Avvenente: “L’intenzione era di intervenire e rimuovere il montacarichi, ma, essendo gli immobili sottoposti a vincoli imposti dalla Soprintendenza, non è stato possibile intervenire spostando il montacarichi all’interno dell’immobile. Venerdì, abbiamo convocato una riunione con i cittadini per spiegare i dettagli della situazione. La ristrutturazione degli immobili, finanziata da fondi Pinqua Pnrr, dovrà essere completata nei tempi indicati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza consentendo, oltre al recupero di un edificio di assoluto pregio, la realizzazione del Condominio etico, la rigenerazione della zona con l’inserimento di un ostello turistico e un’attività di housing sociale. Nell’incontro di venerdì cercheremo di trovare, insieme ai residenti, una soluzione che riduca i disagi e che consenta, contestualmente, l’avanzamento dei lavori: è nell’interesse di tutti che l’intervento di riqualificazione avvenga nei tempi previsti per non perdere finanziamenti preziosi per il centro storico e per il suo rilancio sociale”.

“Garantiremo un passaggio frequente della Polizia Locale per assicurare un presidio di sicurezza ai residenti e a tutta la zona interessata dai lavori” aggiunge l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino

Via della Posta Vecchia è uno dei punti fondamentali del Sestiere: “Per noi quella via è molto importante - spiega ancora Piccardo - perché tutti i flussi di persone che vengono dal Porto Antico e si dirigono verso via della Maddalena e piazza delle Vigne, passano da lì.  Ci sono altre vie intorno, ma hanno tutta una serie di problematiche che impediscono di potenziare quei passaggi: in via della Tartaruga ci sono i parcheggi dei motorini, vico della Scienza è su un altro asse, piazzetta Spinola è una parte molto buia connessa a Vico Mele, quindi via della Posta Vecchia è importante perché porta gente ai pub, ai locali e al teatro. Chiuderla significa interrompere un flusso e mettere a rischio la gente che torna a casa la sera. E c’è anche un problema di sicurezza: in caso di incendi ci si troverebbe in trappola, perché non riuscirebbero a passare i mezzi di soccorso”. 

Chiara Orsetti

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