La Liguria cambia volto grazie ai trecento quindici milioni di euro stanziati per la rigenerazione urbana, la difesa del suolo e la protezione civile.
Una somma che deriva dall’insieme di fondi regionali e statali che hanno così finanziato i progetti messi in piedi da Regione Liguria grazie al dialogo costante con i comuni del territorio.
Tutti gli interventi, come ribadito nel punto stampa di questo pomeriggio nella Sala Trasparenza di Regione Liguria, vedranno la loro conclusione entro il 2026.
Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti spiega: “Facciamo il punto con i due assessori di riferimento, Marco Scajola e Giacomo Giampedrone, di quello che abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo per una Liguria migliore”.
Il piano spazia dalla rigenerazione dei quartieri più deteriorati, intervenendo così anche sulla qualità della vita, senza tralasciare la sicurezza del territorio e l’intervento sulle infrastrutture strategiche quali, ad esempio, i porti di Rapallo e Santa Margherita, tra i più danneggiati durante la mareggiata del 2018.
Toti prosegue: “Con questo punto vogliamo dare contezza ai cittadini dello straordinario lavoro che è stato fatto. Un lavoro prima ovviamente di finanziamento, cosa non banale perché stiamo parlando di oltre trecentocinquanta milioni di euro che sono stati o in corso e saranno spesi nei prossimi mesi. Il reperimento delle risorse deriva anche dalla capacità di progettazione e realizzazione delle opere dimostrata dalla regione ed evidentemente riconosciuta dagli altri enti di Governo di questo Paese visto che, come è noto, siamo stati i primi a firmare il nuovo piano di investimenti legati ai fondi di sviluppo e coesione. Anche la nostra protezione civile ha saputo per la prima volta utilizzare i fondi normalmente usati per il ripristino dei danni anche per la mitigazione del rischio. Questa è una novità che fa scuola anche nella rigenerazione del territorio e transizione ecologica che deve vederci spendere i soldi per evitare che i danni che possono occorrere alla nostra regione possano essere sempre più gravi. A dimostrazione l’abbiamo avuta nelle grandi mareggiate delle settimane scorse dove i danni sono stati effettivamente molto inferiori. Se a tutto questo ci aggiungiamo il caso di Marinella può fare scuola per molti altri, anche la collaborazione dei privati, ad esempio il recupero della colonia è un bene che era li da molto decenni a crollare su se stesso, diventerà un albergo di lusso con molte decine di occupati, si aggiunge un ulteriore volano e un’ulteriore dimostrazione di affidabilità del nostro sistema di investimento”.
Marco Scajola spiega: “Le novità riguardano un insieme di iniziative di rigenerazione urbana come mai se ne sono viste in Liguria. I cantieri sono partiti e il 2024 sarà l’anno in cui si vedranno primi risultati del lavoro che è stato portato avanti in questi ultimi due anni. Voglio sottolineare che il PINQUA, con i tre progetti più grandi a Sarzana, Sanremo e nel quartiere di Begato, a Genova, hanno visto l’affidamento dei lavori. Il finanziamento di quarantacinque milioni di euro è il massimo che si potesse ottenere. Attraverso fondi privati che si possono attivare con la progettazione del PINQUA, il finanziamento salirà a circa sessantasette milioni di euro. Tutto questo si va a unire a quello che abbiamo presentato in questi giorni per l’anno 2024 ma bisogna dire che in Liguria si è già investito con centosedici cantieri per circa trenta milioni di euro. Il 2023 si è chiuso con l’inizio di cantieri importanti che partono e già quest’anno avremo dei risultati”.
A proposito di edilizia residenziale pubblica, Scajola aggiunge: “In questi ultimi anni abbiamo investito risorse straordinarie. Cento milioni di euro, tra fondi nazionali e regionali, con cui contiamo, entro il 2026, di avere mille e cinquecento nuovi alloggi con un obiettivo quadriennale che vuole raggiungere i quattromila nuovi alloggi a disposizione delle ARTE. Nelle prossime settimane incontrerò i sindacati degli inquilini per fare il punto. Da parte della Regione c’è la massima disponibilità e la massima attenzione a un tema molto delicato ma che ci vede protagonisti.
Anche Giacomo Giampedrone traccia il bilancio: “Sotto il profilo della protezione civile è una Liguria più sicura. Oggi presentiamo la fine di trecentociqnata milioni di euro di interventi che hanno portato anche nell’ultima mareggiata ad avere danni ma inferiori rispetto a quelli del 2018. Abbiamo fortemente lavorato affinché la resilienza, prima ancora del PNRR, fosse un tema centrale della nostra politica. Lo facciamo su fondi della protezione civile che per la prima volta vengono spesi anche per aumentare la sicurezza dei nostri territorio, Il lavoro che presentiamo oggi è un lavoro finito a cui aspettiamo di poter aggiungere i trenta milioni che sono il residuo di questa grande campagna di interventi che il dipartimento ci deve autorizzare e che andrà, di fatto, a completare questo pacchetto di opere iniziato dalla mareggiata del 2018 e si avvia alla sua conclusione entro quest’anno.
GLI INTERVENTI
Tra gli interventi più rilevanti quelli strutturali finanziati dal Dipartimento di Protezione civile nazionale dopo l’ondata di maltempo e la mareggiata di ottobre 2018, realizzati in tutte le province liguri. Un doppio intervento da una parte per far fronte ai danni, dall’altra per aumentare la capacità di resilienza del territorio.
Si devono aggiungere anche i progetti di riqualificazione urbana PINQUA, pensati per intervenire su aree dei comuni di Sarzana, Genova e Sanremo.
Gli interventi in queste tre zone cambieranno il volto di quartieri degradati restituendo spazi di lavoro, aggregazione e svago che saranno ultimati entro il 2025.
L’aggiudicazione dei fondi di PINQUA, il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare ha visto un investimento di oltre sessantasette milioni e cinquecentotrentamila euro tra fondi del Pnrr, privati e regionali.
Interesseranno l’area della Pigna di Sanremo con un investimento di oltre sedici milioni di euro, a cui si aggiungono tredici milioni e mezzo di risorse private, che andranno a riqualificare e rigenerare il centro storico sanremese; l’area della Marinella di Sarzana con quindici milioni di euro che prevede la realizzazione di quaranta alloggi di edilizia residenziale, spazi pubblici per uffici, attività e commercio, rifacimento strade, acquedotti, illuminazione pubblica e rinnovamento del litorale a cui si aggiunge anche una scuola totalmente riqualificata. A Genova, interventi nell’area ex Begato per quindici milioni di euro porteranno al recupero del quartiere Diamante, la realizzazione di tre nuove palazzine ad alta efficienza energetica per un totale di trenta nuovi appartamenti, di spazi verdi e di servizi.
A inizio 2024 sono stati avviati i primi lavori dei maxiprogetti Pinqua che cambieranno letteralmente il volto a tre quartieri: la Pigna di Sanremo, Begato a Genova e Marinella di Sarzana. Un investimento complessivo, tra Pnrr e altri fondi, da oltre 67 milioni di euro che dovrà essere concluso entro il secondo trimestre del 2026. Da un lato verranno rifatte piazze, vie, edifici storici dall’altra saranno messi a disposizione, in totale, oltre 120 alloggi, tra edilizia residenziale pubblica e sociale, moderni, sicuri e rinnovati. Tali risorse si aggiungeranno alla grande opera di rigenerazione urbana portata avanti dal 2021 a oggi con 116 interventi, già conclusi o in corso, sul territorio ligure per un investimento complessivo da 28 milioni di euro che verrà ampliato con ulteriori 8,2 milioni già inseriti nel Programma regionale per il 2024.
Oltre ai progetti Pinqua nel 2024 proseguiranno gli investimenti sull’edilizia popolare attraverso i fondi Pnrr di ‘Sicuro, verde e sociale’, con circa 35 milioni da spendere entro il 2026, e quelli legati al Fsc (Fondo Sviluppo e Coesione) con 22,5 milioni complessivi fino al 2025.
Tra le opere di manutenzione previste nel 2024 vi saranno inoltre 2,6 milioni per interventi di ripascimento, accessibilità e sicurezza delle spiagge libere. Le domande, per avere accesso ai fondi, devono essere presentate dai Comuni entro il 31 gennaio
PROTEZIONE CIVILE E DIFESA DEL SUOLO
Per quanto riguarda i fondi stanziati dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale per far fronte ai danni causati dalla mareggiata del 29 e 30 ottobre 2018, gli investimenti sono stati divisi in tre tranche annuali (2019, 2020, 2021) e hanno permesso di finanziare centinaia di interventi di messa in sicurezza del territorio costiero in oltre 50 Comuni, per un totale di oltre 350 milioni euro. Di questi, 150 interventi, i più rilevanti in termini di investimenti e complessità dei lavori per un totale di 154 milioni di euro, sono stati istruiti dal Settore Ecosistema Costiero e Acque di Regione Liguria, la struttura competente per l’approvazione tecnica delle opere marittime e l’autorizzazione ambientale per verificare la compatibilità degli interventi in relazione alla tutela dell’ambiente marino. L’esecuzione dei lavori è di competenza dei singoli Comuni.