Continua il "momento storico" della fiction trasmessa dalla Rai.
Dopo 'La lunga notte - La caduta del Duce' e 'La Storia', ecco 'Mameli - Il ragazzo che sognò l’Italia', una miniserie - in onda il 12 e il 13 febbraio su Rai1 - evento per raccontare al grande pubblico una storia poco conosciuta quanto straordinaria: la vita di Goffredo Mameli, poeta ed eroe del Risorgimento, ispirato autore di quel canto che è diventato il nostro Inno nazionale.
Del resto basta chiedere a qualsiasi persona 'Conoscete la vita di Mameli?' per avere da tutti la stessa risposta negativa. Si sa dell'Inno perché ci emoziona ogni volta che lo sentiamo e perché porta il suo nome, ma di lui si sa poco o niente. "Diventa necessario togliere la polvere dal Risorgimento italiano, la tanta retorica che l'ha fatto diventare noioso per i giovani, retorica servita a coprire tanti fallimenti e le morti di Mazzini e Garibaldi, morti senza conoscere il paese che avevano contribuito a creare", sottolinea Agostino Saccà, della società produttrice Pepito ed ex dirigente Rai.
"Per non parlare di Cavour - continua Saccà - che pure lui muore poco dopo in maniera misteriosa. Noi stiamo lavorando a un film sulla sua morte, forse causata dal veleno. Noi siamo orgogliosi di un ragazzo come Mameli e speriamo che lo siano anche i ragazzi di oggi”.
"Con tanta energia e voglia di cambiare il mondo che è riuscito a trasmettere", aggiunge Luca Lucini, uno dei due registi, mentre l'altro regista Ago Panini sottolinea "unione e amore le sue parole chiave". "Confesso che io di Goffredo Mameli non sapevo proprio nulla, poi ho studiato", ammette l'attore Riccardo De Rinaldis Santorelli che nella serie veste i panni dell'eroe. "La frase che dicono i suoi genitori 'Lo abbiamo cresciuto facendogli credere di vivere in un mondo perfetto' la dice lunga per descrivere il personaggio".
Mameli con il suo esempio ha saputo smuovere gli animi del popolo. Con lui partono dalla sua città, Genova, trecento volontari verso Milano in supporto delle cinque giornate del '48. E sempre con lui salpano altri cinquecento patrioti alla difesa di Roma nel '49. In lui i giovani - e non solo - riconoscevano l’ardore puro di chi sa amare fino in fondo. Una sorta di prima rockstar, anzi, come la definisce l'attore "meglio popstar”.
Dalla composizione dell’Inno alla grande manifestazione dell’Oregina, quando per la prima volta fu cantato l'Inno da più di trentamila patrioti, l’incontro e l’amicizia con un altro grande genovese, Nino Bixio, gli eventi storici, la prima Guerra d’Indipendenza e la Repubblica Romana dove Goffredo è il pupillo di Giuseppe Garibaldi e di Giuseppe Mazzini.