Attualità - 27 gennaio 2024, 17:21

Salta la gratuità sui treni, le minoranze all'attacco: "Bucci sembra Totò quando vuol vendere la fontana"

Un coro di polemiche dopo il servizio de "La Voce di Genova". Gianni Pastorino: "Fanno gli annunci, poi la gente si arrangia". Alberto Pandolfo: "Fatti tre passi indietro per farne mezzo in avanti". Cristina Lodi: "Chi ha sbagliato ora paghi"

Dopo il caso sollevato da La Voce di Genova che ha messo in luce il pasticcio di comunicazione legato alla gratuità per Under 14 e Over 70 nel tratto urbano di Trenitalia, di fatto mai esistita ma pubblicizzata da Amt con tanto di banner (poi rimosso), le opposizioni puntano il dito contro l’amministrazione comunale.

Luca Garibaldi, capogruppo del Partito Democratico in Regione, sulla questione Citypass sostiene che “Bucci sul biglietto integrato sembra Totò quando prova a vendere la fontana di Trevi a un povero malcapitato. Ha aumentato i biglietti per tuti, promettendo in cambio la gratuità per anziani e giovani, salvo poi cancellarla di notte, visto che non aveva alcun accordo con Trenitalia per sostenere questa misura. Risultato? Salta la gratuita, restano gli aumenti per tutti”.

Il capogruppo in regione prosegue: “La rivoluzione del trasporto pubblico gratuito è durata meno di una settimana e si è trasformata in un incubo. In tutto questo la Regione scarica sul Comune le responsabilità, che la scarica su AMT e Trenitalia. Alla fine decine di migliaia di persone - under 14 e over 70 - che avevano creduto alle promesse della destra ora si ritrovano a non sapere come comportarsi. Un disastro, facendo cassa sul trasporto pubblico. 

Una vicenda surreale che rende ancora più evidente come non ci sia davvero un sistema di bigliettazione integrato ma si proceda a tentativi pasticciati, con Regione e Comune che nemmeno si parlano, ma fanno danni. Biglietti più alti, nessuna integrazione, un servizio arlecchino, a seconda del Comune in cui ci si trova. Una vicenda imbarazzante che riguarda Genova e la Regione, che non sa neppure quello che si sta muovendo sul trasporto pubblico nel capoluogo. Dilettanti allo sbaraglio”.

Gianni Pastorino, consigliere regionale per Linea Condivisa definisce la vicenda ‘tragicomica’ e aggiunge che la stessa “dimostra come la giunta comunale di Genova sia solo dichiarazioni mediatiche e nulla di reale . Accordo mai esistito con Trenitalia . Gli assessori della giunta genovese sono uguali a Bucci . Prima fanno gli annunci poi la gente si arrangia”

Anche Alberto Pandolfo, consigliere tra le fila del PD punta il dito contro l’amministrazione comunale: “Davanti all’illusione di mezzo passo avanti con una semi gratuità per alcune fasce d’età -sbagliata perché indistinta per fasce di reddito - c’è la concreta realtà di fare almeno 3 passi indietro. Il nuovo piano tariffario di AMT aumenta, infatti, vertiginosamente le diseguaglianze.Il primo passo indietro perché manca la scelta di distinguere situazioni reddituali.Il secondo perché chi ha disabilità - e non ha alternative al mezzo pubblico - è escluso da ogni agevolazione. Il terzo perché l’integrazione ferro-gomma - che recitava quando fu realizzata nel 1996: “sali in treno e scendi in bus” - è oggi minata e rende inefficaci al servizio le nuove tariffe e la gratuità indistinta per over 70 e under 24 che mostrava già pesanti limiti”.

Filippo Bruzzone, consigliere comunale, ribadisce come questa sia la classica manovra “di propaganda becera di questa amministrazione che si fa bella con comunicati stampa ma quando si tratta di amministrare, invece, è pienamente insufficiente”. Bruzzone poi evidenzia come la manovra aumenti le diseguaglianze pesando nelle tasche dei soliti e disincentivando l’utilizzo del mezzo pubblico.

Per Cristina Lodi di Azione la situazione è gravissima: “Ieri, dopo settimane in cui le persone anziane genovesi hanno fatto code di ore agli sportelli Amt per ottenere l’abbonamento che desse loro diritto alla gratuità dei trasporti pagando 10 euro, scopriamo che non c’è nessun accordo tra Amt e Trenitalia sulla gratuità sui treni per under 14 e over 70, contrariamente a quanto comunicato in precedenza. Quindi il sindaco Bucci ha venduto in tutta Italia, probabilmente per i titoli di giornale, la notizia di un abbonamento gratuito coinvolgendo Trenitalia a sua insaputa? Credo che questa sia una delle situazioni non solo paradossali ma anche più gravi in cui è precipitata la Città Metropolitana di Genova, la sua classe politica di governo trascinando tutti i suoi cittadini. Ovviamente, ancora una volta, a essere colpite sono le categorie più deboli cioè i minori e gli anziani con le loro famiglie”. Lodi annuncia l’interrogazione urgente: “Martedì presenterò un'interrogazione urgente in cui chiederò spiegazioni ma soprattutto chiederò come l'assessore Campora intende affrontare questa gravissima situazione e tutelare i cittadini genovesi rispetto a questo atteggiamento irresponsabile e inaccettabile di Amt, che non solo ha fatto fare code infinite agli anziani e alle famiglie mettendo tutti in difficoltà in queste ultime settimane pur pagando 10 euro, ma addirittura ha costretto famiglie ad attrezzarsi con mezzi elettronici per poter permettere ai propri figli di avere l’abbonamento. E poi c'è il tema del rimborso di tutti coloro che hanno pagato 10 euro dovendo recarsi agli uffici per fare il Citypass perché non in grado di farlo online. Viene resettato tutto? Questa storia aveva già del paradossale per come è stata gestita, ma oggi diventa anche molto grave e rispetto alla quale ritengo che sarebbero opportune le dimissioni del presidente di Amt con la valutazione del danno che ne è sortito, immaginando un’immediata sospensione delle sanzioni. Una situazione inaccettabile che non solo è irrispettosa nei confronti dei cittadini che si trovano disorientati e con in tasca un abbonamento non corrispondente a quello che era stato loro promesso, ma anche ai lavoratori e ai certificatori di viaggio, che si trovano nella spiacevole e complicata situazione di dover spiegare ciò che è successo. Chiedo da subito che vengano sospese le sanzioni e paghi chi ha sbagliato, non i cittadini, a partire dal management dell’azienda”.

Selena Candia, di Lista Sansa, aggiunge: "Questi pasticci sono il frutto di un lavoro fatto per rispondere a bisogni elettorali e di propaganda anziché al reale fabbisogno di mobilità dei cittadini. La gratuità lineare del trasporto pubblico è sicuramente molto efficace dal punto di vista della comunicazione, ma profondamente ingiusta a livello sociale. Ricordo che grazie a questa misura avremo, ad esempio, ricchi pensionati che viaggeranno gratis e lavoratori precari di 30 anni che dovranno pagarsi l'abbonamento intero”.

Redazione


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