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Attualità | 23 gennaio 2024, 16:57

Sette storie vere per raccontare di quando la strada può uccidere

Il libro del giornalista Dino Frambati, ‘Strada assassina’, presentato oggi pomeriggio presso la sede dell’Ordine degli Avvocati. “Serve capire e far capire cosa si prova, cosa provoca chi beve, si droga e si mette alla guida”

Sette storie vere per raccontare di quando la strada può uccidere

Sette storie vere, racconti di chi ha visto la sua vita sconvolta dalla perdita improvvisa di un figlio, una sorella, un compagno, portati via da incidenti stradali causati da abuso di alcol e droghe.

Sette storie per conoscere, capire ma soprattutto per sensibilizzare sull’importanza di un tema tanto delicato come quello delle stragi al volante.

Dino Frambati, giornalista e scrittore, affronta tutto questo nel suo ultimo libro “Strada assassina - sette storie vere” edito da Nerosubianco edizioni.

Storie strazianti, difficili da raccontare ma necessarie affinché si possa conoscere fino in fondo il fenomeno e lo si possa combattere con l’educazione che deve riguardare tutti.

L’idea è nata proprio mentre al Palazzo di Giustizia di Genova si stava aprendo il processo per il crollo del Ponte Morandi, il viadotto autostradale crollato sul Polcevera, una tragedia costata la vita a quarantatré persone.

Frambati racconta: “Sono stato contattato dalle associazioni Madre Coraggio e Familiari Vittime della Strada per la conduzione di una trasmissione in diretta social pensata proprio per raccontare l’argomento. Durante le varie puntate ho ascoltato le storie di mamme che hanno perso i figli giovanissimi, ragazzi dai quindici ai ventiquattro anni che tornavano a casa da una festa o dopo aver visto una partita. Storie di ragazzi e ragazze stati uccisi da comportamenti inaccettabili di persone trovate con cinque o sei volte il tasso alcolemico permesso o alterati dalle droghe. Queste donne e questi uomini mi hanno commosso profondamente. Mi sono occupato di cronaca nera per quarant’anni ma le loro storie mi hanno toccato a tal punto che ho voluto raccontarne sette”.

Un lavoro che ha impegnato Frambati sotto diversi punti di vista: dalle interviste alle mamme e ai parenti, fino ai colloqui con una psicologa che ha assistito la gente del post Morandi. Dialoghi continui per restituire uno spaccato di vita, di quella che è stata e del tormento che ne segue.

Tutto viene racchiuso in centocinquanta pagine: “Serve capire e far capire cosa si prova, cosa provoca chi beve, si droga e si mette alla guida. Chi si comporta così non è certo Superman. Superman lo è casomai chi ha intelletto, passione, eccelle in qualcosa, studia, fa sport”.

Il giornalista prosegue: “I mezzi di trasporto sono bellissimi, avvicinano le persone tra loro e io stesso sono anche pilota per passione. Ma i mezzi, se usati male, sono delle armi: un’auto lanciata a cento all’ora diventa una bomba”.

Tutto passa dunque dall’educazione all’utilizzo e si deve appoggiare a una società capace, coi suoi sistemi, di insegnare ai cittadini comportamenti corretti che non danneggino gli altri.

“Cambiare i limiti di velocità - prosegue Frambati - può certamente essere una delle misure ma diventa essenziale lavorare con ragionamento e fare in modo che le regole vengano rispettate con multe severe, se serve. Ho paura che si legiferi sull’onda dell’emotività, invece credo sia necessario capire dove si viaggia e lavorare perché i limiti siano pensati. Dall’altra parte, è fondamentale che chi ha la patente sia realmente in grado di guidare. Questo non vuol dire non saper fare un parcheggio ma riconoscere quali sono i comportamenti da adottare alla guida e applicarli”.

Il libro, dopo le presentazioni a Roma e Sapri, oggi sarà presentato a Genova, negli spazi del Centro di Cultura, Formazione e Attività Forensi dell’Ordine degli avvocati di Genova, in via XII ottobre 3.

Dopo i saluti istituzionali, alle 17,30, l’autore sarà impegnato in un dialogo con l’avvocato Andrea Percivale, ma quella di oggi non sarà l’ultima presentazione in città.

Il libro, infatti, ha riscosso un buon successo e proprio a Genova si terrà una seconda presentazione, le cui date sono ancora da fissare, così come altre se ne aggiungeranno in giro per l’Italia.

“Non ho la pretesa di eliminare il male nel mondo, non posso farlo - conclude l’autore - ma serve spiegare per capire quanto accade. Solo così si possono cambiare le cose”.

Per acquistare il libro è necessario contattare "A.M.C.V.S. Associazione Mamme Coraggio e Vittime Della Strada ODV" al numero 330.44.34.41  o, via mail all’indirizzo giustiziaperluigi@gmail.com 

IBAN: IT67 A076 0114 9000 0101 8954 139  

Costo del libro 10 € + spese spedizione

Isabella Rizzitano

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