Sta facendo discutere la notizia della chiusura della sede dell’Istituto Immacolatine di via Gianelli a Quinto e sul tema i consiglieri comunali Cristina Lodi, capogruppo del Gruppo Misto, e Filippo Bruzzone, capogruppo della lista Rosso Verde, sul tema hanno presentato un ordine del giorno.
A proposito, i consiglieri spiegano: “Con grande preoccupazione abbiamo appreso la notizia della chiusura delle Immacolatine a Quinto. Esprimiamo la nostra vicinanza alle 150 famiglie che hanno scoperto all’improvviso che l'Istituto dove vanno a scuola i loro figli chiuderà la sede di Quinto e che i bambini verranno trasferiti nelle sedi di piazza Paolo da Novi e di via Padre Semeria. Al momento della comunicazione dell'Istituto ai genitori è stato detto che verranno fornite navette per raggiungere la sede di piazza Paolo da Novi ma non per raggiungere quella di via Padre Semeria, in Albaro. Preso atto che la situazione dei posti per le famiglie nelle scuole pubbliche e private della zona era già molto precaria, infatti, a causa della carenza di nuovi iscritti a settembre nella Scuola Pubblica Giannelli (comprensivo Quinto-Nervi) non sono state attivate nuove classi nella primaria”.
Ancora: “È fondamentale che l'amministrazione comunale intervenga in situazioni di questo tipo affinché venga riorganizzata l'offerta formativa complessiva e garantiti i posti attraverso un numero adeguato di sezioni con personale dedicato. Quanto sta succedendo nel municipio Levante è molto grave e mette in grave difficoltà famiglie, bambini e tutto il sistema scolastico. Abbiamo presentato un ordine del giorno per chiedere che venga convocato un tavolo urgente con l'Ufficio Scolastico Regionale, la dirigenza dell'Istituto Immacolatine e le organizzazioni sindacali per capire come riorganizzare il sistema affinché si possano trovare soluzioni che permettano la continuità educativa, la frequentazione vicino a casa e la conservazione dei posti di lavoro con evidente necessari riorganizzazione e implementazione per quanto riguarda il settore pubblico. Nell’attesa che il Comune dia un segnale forte sulla questione, siamo vicini alle famiglie, agli operatori scolastici, ai lavoratori e alle lavoratrici colpiti da questa situazione”.