Attualità - 19 gennaio 2024, 15:24

Sturla, la Casa del soldato è...ingloriosa: degrado e abbandono di un gioiello

Domani l'iniziativa da parte dei residenti per sensibilizzare la Civica amministrazione: “Occorre presto un intervento”

La Casa del soldato di Sturla, capolavoro architettonico realizzato nel 1938 dall’architetto genovese Luigi Carlo Daneri, ritorna al centro di un dibattito con un gruppo di residenti che ne denunciano lo stato di abbandono.

Situata sul lato mare di piazza Sturla, in via dei Mille, la struttura è protetta dalle Belle Arti e ricade in una zona a vincolo paesaggistico e archeologico. 

“Si tratta di un documento dell’architettura moderna, viene celebrato ancora oggi in numerosi convegni del settore - spiega l’architetto Lino Tirelli, portavoce dei residenti che domani hanno organizzato una manifestazione proprio in piazza Sturla - Certo è stato realizzato in un periodo storico quantomeno difficile ma rivalutarlo non significa rilanciare chi l’ha usato male. Continuando a lasciarlo così tra qualche anno non ci sarà più”. 

L'INIZIATIVA 

Domani, 20 gennaio, alle ore 9, in Piazza Sturla, sarà esposto sul cancello della Casa del Soldato un manifesto in cui è raffigurato l'abbandono ed il degrado dell’edificio. I cittadini chiedono l’attenzione delle autorità competenti e in primo luogo del sindaco affinché possano prendere in considerazione di ristrutturare l'edificio e metterlo a disposizione della popolazione.

"È un disegno che stimola la riflessione sui vari argomenti in gioco, c’è lo stimolo a riaprire la discussione - continua Tirelli - Stato e Comune si rimpallano da anni la responsabilità sullo stabile e, alla fine, resta sempre nell’abbandono totale. Una situazione che va avanti più o meno dagli anni ’50, in quegli anni la casa era abitata da un colonnello dell’esercito. Da lì in poi è rimasta abbandonata. 

Siamo un gruppo di cittadini che hanno deciso di organizzare questa iniziativa. Io personalmente io abito vicino alla Casa del Soldato, tutti i giorni ci passo davanti e tocca vedere questo degrado, è un vero peccato”. 

Nel 2017, sembrava che un accordo di valorizzazione tra l'Agenzia del Demanio e il Comune potesse trasformare l'edificio in una Casa di quartiere, ma le risorse scarse e la mancanza di azioni concrete hanno fatto naufragare il progetto.

“Negli anni sono state fatte varie proposte di riutilizzo ma sono cadute tutte nel vuoto per diversi motivi - aggiunge Tirelli - Mi ricordo, ad esempio, il progetto per realizzare lì una casa di quartiere ma col cambio di amministrazione si è fermato tutto.

Se il pubblico non ha i soldi da investire facciamo entrare i privati. Sia chiaro: non voglio sostenere la tesi dei privati ma bisogna trovare una soluzione perché piove dentro ed è un edificio vicino a un asilo. Un segno di inciviltà”.