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Attualità | 10 gennaio 2024, 17:21

Da Cornigliano alla Foce, tredici nuove pietre d'inciampo posizionate a Genova

Presente anche l'artista Gunter Demnig, ideatore del progetto dedicato al ricordo dei deportati nei campi di sterminio nazisti

Da Cornigliano alla Foce, tredici nuove pietre d'inciampo posizionate a Genova

Sono tredici le nuove pietre d’inciampo che sono state collocate oggi in diversi quartieri della città, per lasciare memoria dei deportati nei campi di sterminio nazisti. L’iniziativa di incidere su una targa di ottone il nome e cognome, la data di nascita, la data di arresto, il luogo dove sono state deportate e il giorno della morte delle persone strappate alle loro case su alcuni sampietrini di pietra è nata dall’artista tedesco Gunter Demnig ispirato dal passo del Talmud che recita “una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”.  La prima pietra d’inciampo è stata posizionata il 16 dicembre 1992, davanti al vecchio municipio di Colonia, nel cinquantesimo anniversario dell’Auschwitz-Erlass. Da allora Demnig ha viaggiato per tutta Europa, installandone più di 105mila in 31 Paesi dando vita al più grande “monumento diffuso” del Vecchio Continente. L'Italia, dopo Germania e Repubblica Ceca, è lo stato che ne ospita di più.  

Oggi l’artista è venuto per la prima volta nella nostra città, dove ha partecipato alla collocazione da parte di Aster, di tredici ulteriori piccole targhe da selciato incastonate seguendo un percorso compreso tra Cornigliano e la Foce per poi concludersi nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale con l’incontro “Pietre d’Inciampo, arte per la Memoria” al quale, oltre al sindaco Marco Bucci e al rabbino Giuseppe Momigliano, hanno preso parte studenti allievi dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, studenti delle scuole secondarie di secondo grado invitati dall’assessore comunale alle Politiche dell’Istruzione Marta Brusoni, rappresentanti delle istituzioni e cittadini. 

La posa della prima pietra d’inciampo si è svolta in via Dufour 11 rosso alla presenza del consigliere comunale Angiolo Veroli in ricordo di Francesco Moisello. Le cerimonie si sono poi susseguite lungo un itinerario che ha incluso corso Magenta 5 (civico n.47 nel periodo bellico) in memoria di Ida Foa ed Arturo e Luciano Valabrega durante una cerimonia alla quale è intervenuto l’assessore a Urbanistica e Sviluppo Economico Mario Mascia; via Padre Semeria 21 in ricordo di Giorgina Milani e Bice, Ettore, Giorgio, Maria Luisa, Paolo e Roberto Sonnino; via Felice Cavallotti 11 per Marco Rignani ed infine in via Casaregis 4A con un ultimo interramento a ricordo di Bellina Ortona.  

“Oggi Genova ha scelto ancora una volta di onorare i propri concittadini che hanno subito l'orrore delle persecuzioni durante il periodo dell'Olocausto - afferma il sindaco Marco Bucci -. Le 13 pietre d’inciampo che sono state posate questa mattina, si aggiungono a quelle già installate in questi anni, arrivando a un totale di 24. Siamo orgogliosi di accogliere a Genova Gunter Demnig, l'artista che ha dato vita alle pietre d'inciampo. Come Primo cittadino aderisco con convinzione a questo evento che coinvolge tutta la città e che deve arrivare soprattutto ai giovani e le scuole. Le pietre d’inciampo sono opere che rappresentano le vite perdute e ci ricordano l'importanza di preservare la memoria storica per evitare che tali tragedie si ripetano. Furono solo 20 gli ebrei genovesi che fecero ritorno a casa dei 261 finiti nei campi di concentramento: Genova è una città che non dimentica e che si impegna per coltivare e tramandare la memoria di quei fatti”.  

Le pietre d’inciampo posate oggi nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria si aggiungono alle undici già collocate nel capoluogo ligure, la prima delle quali in galleria Mazzini il 29 gennaio 2012 in memoria del rabbino Riccardo Reuven Pacifici

 

L'iniziativa è stata curata dal Comitato delle Pietre d’Inciampo (ANED, Comunità Ebraica di Genova e ANPI) e Accademia Ligustica con la collaborazione della Città Metropolitana di Genova. 

Redazione

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