Con la testa della squadra all'ultima uscita del girone di andata, la prima dell'anno nuovo, a Bologna, nel mondo Genoa torna a farsi vivo, per la seconda volta in un anno, lo spettro di alcune difformità legate al versamento dell'Irpef.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, dagli uffici di Villa Rostan sarebbe stato commesso un errore di procedura che avrebbe determinato un ritardo di un paio di giorni circa la consegna della documentazione relativa al versamento di una parte delle ritenute Irpef nel termine del 16 novembre scorso.
Si tratterebbe di un errore procedurale amministrativo, in cui il ritardo sarebbe dovuto a un problema di natura del credito. Un'anomalia che la Covisoc avrebbe segnalato prima di Natale alla Procura Federale per le dovute e necessarie verifiche, portando il procuratore Giuseppe Chinè all'apertura di un fascicolo per comprendere se vi siano violazioni.
Tra le ipotesi al momento effettuate dalla rosea (archiviazione, deferimento o patteggiamento) vi sarebbe quella di una possibile penalizzazione (circa 2 punti) in classifica nel caso venisse accertata la violazione dell’art. 33 comma 2 del Codice di Giustizia sportiva, anche se al momento sembrerebbe accertata la buona fede del club genoano, il quale alla scadenza dei termini avrebbe avuto la capienza economica per i pagamenti.
"Negli ultimi giorni la società ha prodotto tutta la documentazione richiesta dagli organi federali" è stata la posizione della società espressa per bocca del presidente Alberto Zangrillo, il quale si è recato personalmente nelle scorse settimane alle formali audizioni confrontandosi "in vari momenti, con la massima autorità della Procura Federale".
"Da oggi, in ossequio ai più rigorosi principi di rispetto istituzionale, la società Genoa CFC applica la regola del silenzio restando in fiduciosa attesa delle determinazioni del Signor Procuratore Generale" chiosa la nota del Vecchio Balordo.