Attualità - 05 gennaio 2024, 18:26

Animali maltrattati in fattoria, Oipa Genova lancia l’appello: “Una raccolta fondi per salvarli”

Sono in totale 69 tra mucche, maiali, asini, capre, galline, oche, anatre, un cinghiale, un mulo e un emù. Il gestore è stato denunciato per maltrattamento

Immersi in mezzo metro di fango, al freddo, alcuni costretti a vivere in recinti angusti, gravemente denutriti e defedati, questo lo scenario trovato dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Genova. Le vittime: 69 animali tra mucche, maiali, asini, capre, galline, oche, anatre, un cinghiale, un mulo e un emù, quasi tutti privi dei marchi obbligatori. Il gestore è stato denunciato per maltrattamento e detenzione incompatibile, mentre gli animali sono stati sequestrati.

"Siamo intervenuti con l’Asl veterinaria nel Comune di Castiglione Chiavarese poiché gli animali erano affamatissimi e fortemente sottopeso", racconta Gerardo Latina, vicecoordinatore del Nucleo delle guardie zoofile Oipa della Liguria. "Come confermato anche dall’ispezione veterinaria, gli animali erano in stato di grave deperimento tant’è che negli asinelli e nelle mucche, alcune in sospetto stato di gravidanza, era visibile addirittura il costato".

Molto docili, durante l’intervento gli animali seguivano le guardie e il personale dell’Asl alla ricerca spasmodica di cibo. I maiali e il cinghiale, detenuti in un recinto sprofondati nella melma, erano sottopeso di oltre 60 chili. Alcuni esemplari presentavano inoltre difficoltà di deambulazione. Tra i volatili, anche un emù, con il piumaggio sporco di fango e diradato e con alcune escoriazioni sul collo, seguiva freneticamente gli operatori afflitto dai morsi della fame.

Le guardie Oipa hanno già fornito del cibo alle povere vittime ma, dato il loro elevato numero, l’associazione ha promosso una raccolta fondi urgente cui tutti possono partecipare anche con un piccolo contributo.

L’Oipa invita a non ignorare casi di degrado e maltrattamento di cui si sia a conoscenza e di rivolgersi sempre alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali.

Redazione