“Due ragazze vivono una essenziale quotidianità fatta di parole non dette, omissioni, fastidi e piaceri che delineano un rapporto tra due persone che si conoscono molto bene. Troppo bene, forse. Un mistero si sviluppa attorno ad atteggiamenti inconsueti, una ciambella che deve essere mangiata, gesti e voglie strane, confessioni... Una delle due nasconde qualcosa e quale sia il reale problema si scopre solo alla fine, in un delirio onirico che riassume e riporta alla mente le parole di tutto lo spettacolo, come la soluzione di un rebus. Una delle due non è che il disturbo in sé, il disturbo che fa dubitare, il disturbo che schiaccia, rende variabili di peso e di mente. Il disturbo che svuota la pancia e il cervello e alla fine non resta che un buco, il buco illuminato, della ciambella…”.
Questa la sinossi dello spettacolo ‘Variabili’, pluripremiato al Roma Fringe Festival, che in scena al Teatro Garage il prossimo 13 gennaio.
Protagonista sono Altea Bonatesta e Martina Capaccioli, entrambe autrici del testo, per la regia di Marco De Rossi.
Una scenografia scarna pone l’accento sul dialogo tra le due protagoniste e sui loro gesti per trasportare lo spettatore in un viaggio in cui reale e ‘mentale’ si fondono per scavare a fondo nell’animo umano dove le regole della ragione si slegano raccontando con delicatezza i disturbi alimentari.