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Attualità | 31 dicembre 2023, 10:09

Cantieri in serie, code infinite ma pedaggi sempre più cari: il buon 2024 di Autostrade anche in Liguria

L’aumento inserito nel decreto Milleproroghe per sostenere i lavori di manutenzione e ammodernamento dei gestori. Consumatori sul piede di guerra

Cantieri in serie, code infinite ma pedaggi sempre più cari: il buon 2024 di Autostrade anche in Liguria

Il 2024 parte con l’aumento dei pedaggi autostradali.

Tariffe su del 2,3%, aumento più contenuto sulla rete Aspi, Autostrade per l’Italia, dove il rincaro sarà dell’1,51%.

Il ritocco verso l’alto del pedaggio autostradale è previsto nel decreto Milleproroghe, deciso per sostenere gli investimenti dei gestori delle concessioni in tema di manutenzione e sicurezza i cui piani finanziari non sono stati rinnovati.

In una nota di Palazzo Chigi si legge: “”Nelle more degli aggiornamenti convenzionali, le tariffe autostradali sono incrementate nella misura del 2,3 per cento, corrispondente all’indice d’inflazione (Nadef) per l'anno 2024. Gli adeguamenti rispetto a tali incrementi tariffari, in difetto o in eccesso, sono definiti con l’aggiornamento dei Pef”.

Il decreto prevedere che i Pef, i piani economico finanziari, appunto, vengano approvati entro il 31 dicembre 2024, prorogando la scadenza fissata al 30 marzo, concedendo ulteriore tempo alle società per presentare l’aggiornamento dei piani la cui unica eccezione è rappresentata da Aspi, il cui piano è già stato approvato.

Cosa vuol dire

Ogni concessionario di tratte autostradali si impegna compiere interventi di manutenzione e ammodernamento discutendo il piano con i ministeri di riferimento: Economia e finanze e Infrastrutture e trasporti. Dimostrando gli interventi sulla rete, vengono concessi gli adeguamenti tariffari. Accade però che i ministeri non riescano a valutare e approvare i piani delle aziende e queste, pur continuando gli interventi, non possano adeguare le tariffe. Con il Milleproroghe, il Governo ha voluto ‘mettere una pezza’ a questa situazione, impegnandosi ad approvarli entro la fine del prossimo anno.

Tuttavia, la giustificazione dell’aumento delle tariffe per lavori legati alla manutenzione e ammodernamento non piacciono particolarmente ai consumatori che vedono nell’incremento dei pedaggi solo l’ultimo della lista che grava sui cittadini e che va a ‘gonfiare’ le tasche delle società autostradali.

Cosa accade in Liguria

Anche in Liguria il costo del transito in autostrada, bloccato dal crollo del Ponte Morandi e fino all’inizio del 2023 quando, in due tranche, i rincari hanno raggiunto il 3,34%, subirà un aumento su tutta la rete. L’unica eccezione potrebbe essere rappresentata dalla tratta A10 Autostrada dei Fiori, tra Genova e Ventimiglia. La concessione, infatti, è scaduta e l’aumento delle tariffe sembra possa non essere applicato.

Proprio in Liguria Aspi ha concentrato gran parte degli investimenti con una spesa di centoottanta milioni di euro per duecentoottantacinque gallerie e cinquecentosedici tra ponti e viadotti. Una situazione che certo ha bisogno di interventi continui ma che, inevitabilmente, ricade sugli automobilisti, troppo spesso costretti a lunghe code dovute ai cantieri, come dimostrano i video diffusi nella giornata di ieri con tanto di partita di pallone improvvisata tra le corsie, e che ancora una volta si trovano a pagare, questa volta letteralmente.

I.R.

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