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Attualità | 28 dicembre 2023, 14:29

Anche le bici hanno il loro parcheggio: inaugurate a Genova le sei nuovissime 'velostazioni'

Le strutture, in vetro e acciaio, sono posizionate accanto alle stazioni ferroviarie di Brignole, Pra’, Cornigliano, Bolzaneto e, in centro, in piazza Dante e alla Darsena, in via Gramsci, a poca distanza dal polo universitario. Si vanno ad aggiungere al cicloposteggio attivo in via Dondero, a Sampierdarena

Anche le bici hanno il loro parcheggio: inaugurate a Genova le sei nuovissime 'velostazioni'

Sei nuove strutture di acciaio e vetro, posizionate in diverse zone della città, per offrire ai ciclisti un parcheggio sicuro delle proprie bici anche in orario notturno.

Hanno aperto i battenti oggi le velostazioni realizzate dal Comune dei Genova, veri e propri parcheggi gratuiti posizionate vicino alle stazioni ferroviarie di Brignole, Pra’, Cornigliano, Bolzaneto e in centro, in piazza Dante e alla Darsena, in via Gramsci, a poca distanza dal polo universitario, che si vanno ad aggiungere al cicloposteggio attivo in via Dondero, a Sampierdarena.

L’idea è quella di offrire uno snodo logistico e funzionale agevolando l’intermobilità tra treno e bici, garantendo alternative all’utilizzo dei mezzi propri e virando verso la mobilità dolce.

Ogni velostazione può contenere fino a quaranta biciclette, è illuminata e videosorvegliata; inoltre, è dotata di una postazione con attrezzi per le piccole riparazioni e di una pompa per il gonfiaggio delle gomme.

L’assessore alla Mobilità del Comune di Genova Matteo Campora spiega: “Stiamo predisponendo una rete di servizi per chi decide di utilizzare la bicicletta. Abbiamo già visto che i diversi bike box che abbiamo aperto, come ad esempio quello di piazza dell’Annunziata, sono sempre pieni, questo vuol dire che c’è tanta richiesta. Oggi inauguriamo questo bike box nella stazione di Brignole che servirà tutti i pendolari, ancora ci saranno un piazza Dante, in Darsena e, in futuro, uno a Pra’. Abbiamo anche  cercato di costruire dei manufatti belli dal punto di vista estetico e possiamo dire sono tra i più belli che abbiamo in Italia”.

Per entrare all’interno dei bike box è necessario dotarsi di una tessera, distribuita negli uffici di Genova Parcheggi e che vale in tutti i parcheggi di Genova, un elemento che, per Campora, è un elemento che rende Genova ‘una città sempre più europea’.

Per il futuro della mobilità dolce, Campora prosegue: “I progetti riguardano l’estensione, nel ’24, l’inizio dei cantieri per la ciclabile della Valpolcevera che partirà dalla Fiumara e arriverà fino all’Istituto Italiano di Tecnologia a Pontedecimo. Si vuole ampliare la rete e la si vuole fare naturalmente cercando anche di dividere il più possibile il traffico veicolare dalla dalla mobilità dalla micro mobilità proprio per far si che ci sia più disciplina in strada”.

“Le critiche che sono sempre arrivate - conclude Campora - basta ricordare quando abbiamo tracciato le prime bike lane in centro, a Sampierdarena o per la ciclabile di corso Italia. Quando arriva una critica, la leggo sempre con estrema attenzione e cerchiamo di intervenire dove si può migliorare ma, come abbiamo spiegato molte volte, queste non levano spazio al traffico, semplicemente creano ordine all’interno della strada indicano che le biciclette devono stare a destra in maniera tale che i due flussi non si vadano a sovrapporre. Quindi le bike lane rappresentano la sicurezza per chi va in bici ma sicurezza ma anche per chi guida l’auto. 

“Sicuramente questa è la terza che è stata aperta dopo De Ferrari e largo Zecca, quasi sempre sature quindi ben vengono queste nuove - aggiunge Romolo Solari, presidente Fiab Genova - Ci sono grossi progressi ma, chiaramente, c’è ancora molto da fare. La tecnologia ci aiuta e le biciclette a pedalata assistita risolvono alcuni dei problemi come, per esempio, le salite di Genova”.

Uno dei punti su cui, secondo Solari, è necessario insistere maggiormente è la sosta in doppia fila: “Le bike lane danno ordine sulla strada e lasciano lo spazio per le bici ma il problema reale della città è la sosta in doppia fila, una sosta pericolosissima non solo per i ciclisti ma per tutti, pedoni, automobilisti e conducenti di mezzi pubblici. Va repressa in maniera più decisa”.

Le postazioni, in corso di fornitura e realizzate artigianalmente dai ragazzi e dalle ragazze del Centro di Educazione al Lavoro Lab85 della cooperativa sociale Il Laboratorio, sono frutto del processo di ascolto e di confronto dell’Amministrazione con le associazioni del territorio impegnate nella promozione e diffusione della mobilità sostenibile e ciclabile.

La realizzazione di questa rete di locali dedicati al deposito di biciclette, comprese quindi le sei nuove velostazioni, è stata finanziata con i fondi del programma PON Metro 2014-2020 React Eu. In particolare, le due velostazioni di piazza Dante e della Darsena e i bike parking di largo della Zecca e De Ferrari rientrano nel Piano Integrato Caruggi per la riqualificazione del centro storico.

La rete di cicloposteggi realizzata dal Comune di Genova è inoltre completata dai due locali di vico Cannoni e vico Boccanegra, trasformati in “Case delle Biciclette” e dati in gestione alla cooperativa Il Laboratorio SCS nell’ambito del Patto di Sussidiarietà Centro Storico, inserito nel più ampio Piano Integrato Caruggi e sottoscritto dal Comune di Genova con un gruppo di associazioni e cooperative operanti nella città vecchia. 

Anche le due “Case delle Biciclette” fanno registrare un tasso di riempimento decisamente elevato, pari all’85% per vico Cannoni e al 100% per vico Boccanegra. Risultato reso ancora più apprezzabile dal fatto che questi spazi destinati al parcheggio delle biciclette sono stati confiscati alla criminalità organizzata, creando dunque un precedente importante per tutte le realtà che volessero dare vita a esperienze analoghe sul territorio anche attraverso i patti di collaborazione con l’Amministrazione Comunale

I nuovi interventi si inseriscono nel programma di sviluppo della ciclabilità urbana che il Comune di Genova sta perseguendo con la realizzazione di ricoveri dedicati e di nuove corsie ciclabili, come quelle appena realizzate a Sturla e Albaro (circa 4 km) che collegano la pista ciclabile di corso Italia con il polo universitario di Albaro. Nuovi percorsi saranno realizzati a partire dal gennaio 2026: 

  • a Ponente (Sestri, Multedo, Pegli, Pra’, Voltri) per integrare i tratti già esistenti con la pista ciclabile di via Cornigliano;
  • In Val Polcevera con la realizzazione, lungo la sponda destra del torrente: 
    • di un itinerario di corsie ciclabili dalla Fiumara a Trasta, utilizzando la direttrice di corso Perrone; 
    • di una pista ciclopedonale da Trasta a Pontedecimo lungo via Polonio, via al Santuario di N. S. della Guardia, via Romairone e alcune vie interne a scarso traffico come via Girolamo Gastaldi e viottolo Botte.

Isabella Rizzitano

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