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Municipio Medio Levante | 17 dicembre 2023, 10:07

Chiude dopo 65 anni la libreria dei medici in corso Gastaldi: l'ultimo giorno sarà il 29 febbraio

Anche nelle materie scientifiche si studia sempre più sui supporti tecnologici e meno sui volumi: a farne le spese un'altra storica attività, quella della famiglia Frasconi

Chiude dopo 65 anni la libreria dei medici in corso Gastaldi: l'ultimo giorno sarà il 29 febbraio

Dal 1958 in corso Gastaldi la Libreria Frasconi è stata per tantissimi studenti un punto di riferimento imprescindibile. Conosciuta come libreria medico scientifica, situata sulla strada per raggiungere l’ospedale San Martino e il polo universitario, nei suoi locali ha visto affiancarsi studenti e professori, alla ricerca di volumi e, spesso, di confronto e dialogo. 

Questo speciale luogo di cultura, però, dal prossimo 29 febbraio non ci sarà più, come raccontato dal Secolo XIX: la chiusura del negozio, come di tanti altri, è stata annunciata dagli stessi titolari, che dopo sessantacinque anni hanno preso la decisione di abbassare la saracinesca definitivamente. 

A fondare la libreria fu Sebastiano Frasconi, a cui è subentrato il figlio Andrea e che insieme a Fabio Giuffra si trova attualmente a portare avanti l’attività: erano anni fiorenti per la cultura, molti punti vendita della zona erano adibiti alla vendita di volumi e testi universitari, ormai tutti scomparsi. Tutti, tranne uno, almeno ancora per qualche mese. Si studia sempre più su dispense, fotocopie o slide fornite dagli insegnanti, e la necessità di acquistare testi scolastici è sempre meno sentita dai giovani. Il tentativo di vendere online da parte dei librai è stato utile, ma non abbastanza: dal 2015 a oggi hanno spedito più di ottantamila copie, ben più di quelle fisicamente vendute in negozio. 

Per anni specializzata in testi universitari e specialistici su medicina e professioni sanitarie, la Libreria Frasconi vanta uno dei cataloghi più forniti e assortiti del settore. Lo sviluppo tecnologico e le abitudini degli studenti hanno inevitabilmente modificato il modo di approcciarsi ai libri, allo studio e alla cultura in genere, lasciando però poco spazio al fascino dei libri stampati. Questi, però, continueranno a essere protagonisti di un amore e di una passione che difficilmente, per chi ha fatto il libraio per tutta la vita, riusciranno a essere chiusi da una saracinesca abbassata, anche se in maniera definitiva. 

Chiara Orsetti

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