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Sport | 15 dicembre 2023, 07:58

Al trotto nella storia cavalcando la passione: Alessandro Catalano, il primo "gentleman driver" di cavalli genovese

Con la sua scuderia, e grazie all'Ippodromo dei Fiori di Villanova d'Albenga, è riuscito a coltivare il suo hobby. Con un obbiettivo in più: "Avvicinare i ragazzi a questa passione"

Al trotto nella storia cavalcando la passione: Alessandro Catalano, il primo "gentleman driver" di cavalli genovese

Si chiama Alessandro Catalano, ha 39 anni, viene da Genova e nella vita gestisce una carrozzeria per auto proprio nel capoluogo. Eppure, da qualche tempo, è uno dei volti più noti dell'Ippodromo dei Fiori di Villanova d'Albenga. Come? La sua passione per i cavalli e le corse, diventata qualcosa più di un hobby, lo ha portato nella storia: è lui infatti il primo genovese a esser diventato gentleman driver di cavalli da corsa.

Dopo l'esame teorico e pratico, il Masaf (Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), che regolamenta il settore, gli ha infatti riconosciuto questa licenza che lo pone nella classe davvero a un passo dal professionismo.

"Si tratta di uno sport poco conosciuto in Liguria, dove c'è un solo ippodromo (per l'appunto quello villanovese, ndr) mentre in altre Regione come la vicina Toscana ce ne sono anche cinque o sei - ci racconta - La mia passione nasce da bambino, l'ho cominciata a coltivare quando con mio zio, siciliano e anch'egli appassionato di cavalli, andavo a feste o manifestazioni dove c'erano cavalli: vedevo gioire le persone e così mi sono dato l'obbiettivo di diventare driver". 

Così dalla passione si è arrivati all'hobby e anche a qualcosa di più: "I primi contatti con l'ippodromo di Villanova d'Albenga li ho avuti grazie alle vacanze che passavo nella zona di Alassio. Sono andato ad assistervi a qualche gara, lì ho conosciuto Salvatore Carro, gli ho raccontato della mia passione e così lui ha deciso di insegnarmi a guidare, prima facendo esperienza con uno stage. Così ha visto credo una dote in me, e da quel punto mi ha cominciato a far girare per gli ippodromi anche guidando cavalli diversi dai miei" spiega Alessandro.

Ad attenderlo ogni fine settimana, lontano dalla sua attività quotidiana in carrozzeria, per l'allenamento ci sono infatti Chery dei Greppi, Eden degli Ulivi e Briseide SL, i suoi tre cavalli. Ma per Alessandro rappresentano anche qualcosa di più: "Per me l'animale è come se fosse quasi un figlio, con loro ho ottenuto tante vittorie importanti riconosciute dal Ministero, pianti, gioie, mi hanno portato e mi stanno portando letteralmente in giro per l'Italia - dice -. Nel gergo comune quando uno sa fare poco gli si suol dire di darsi all'ippica. Eppure così semplice non è: per capire il comportamento dell'animale ci vuole tempo, passione, cure, allenamento costante e serve una certa astuzia nel guidarlo, attenzione a non commettere errori. D'altronde non sono macchine dove basta girare il volante per far ciò che si vuole...".

Insomma, una sorta di alchimia che i risultati arrivati finora testimoniano senza dubbi. Eppure la strada, nonostante le tantissime corse (circa 100 l'anno in tutto lo Stivale), sembra essersi appena aperta davanti alla passione di Alessandro: "Mai avrei pensato di arrivare a questi livelli - confessa - A settembre ho superato l'esame di teoria al Ministero e poi quello pratico a Torino. Per il momento sono felicissimo di dove sono arrivato, posso lavorare volendo tutti i giorni coi cavalli e togliermi qualche bella soddisfazione".

Con anche un qualche sogno nel cassetto non solo per sé ma anche per gli altri, specialmente per quei ragazzi appassionati di ippica e di cavalli che, in particolare a Genova, "una città che amo e che mi ha dato tanto alla quale vorrei poter restituire qualcosa grazie a questa mia passione", vedono le proprie aspirazioni lontane dalla realizzazione per motivi geografici e non solo: "Sono disposto ad aiutare i ragazzi che vogliono far crescere questa loro passione, provare a dare uno slancio a chi vuole entrare in questo mondo. Le porte della mia scuderia sono aperte per chiunque ami i cavalli".

Mattia Pastorino

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