Attualità - 05 dicembre 2023, 08:00

Librai per amore - Carlo Storti, il decano delle bancarelle: “Mi è passata la vita tra una pagina e l’altra”

Oggi ha 94 anni, per moltissimo tempo è stato il presidente della Fiera del Libro: “Ricordo bene alcuni clienti, come Carmen Russo e Vittorio Gassman. E poi quel prete che nascondeva i volumi dentro un ombrello…”

Prosegue questo martedì, e andrà avanti per ogni settimana, un servizio seriale de La Voce di Genovadedicato ai librai che operano nelle varie bancarelle della città. Lo abbiamo chiamato Librai per amoreperché solamente una grande passione, oltre che unenorme competenza, anima queste persone e le fa resistere con piacere per tante ore in strada, in qualsiasi condizione climatica. Vi racconteremo le loro storie, anche in concomitanza con la Fiera del Libro in Galleria Mazzini che ha preso il via il 1° dicembre.  

“Lo zio è in magazzino a sistemare i suoi libri, sono qui insieme a lui”. A parlare è Barbara Martini, nipote del libraio Carlo Storti, classe 1929, che per quasi settant’anni ha dedicato la sua vita ai suoi volumi. Un percorso nato per caso, il suo: “Avevo una compagna che aveva tanti libri a casa, ed è stata lei a suggerirmi di iniziare a venderli e di vedere come sarebbe andata quest’avventura” racconta Storti, e sembra proprio che questo consiglio sia stato decisamente azzeccato. “Abbiamo lavorato insieme per un po’, poi ho continuato da solo con la bancarella”. 

Una bancarella che si è spostata nel tempo insieme al suo libraio: da via San Vincenzo, di fronte al vecchio cinema Colombo, fino in piazza Colombo e alla versione estiva vicina alla casa al mare, ad Albisola. Non solo: “In Galleria Mazzini alla Fiera del Libro ero sempre presente, sono anche stato il presidente per moltissimi anni. Siamo una categoria difficile, non era semplice mettere tutti d’accordo”.

Parlando, continua a ricordare: “Nel corso del tempo sono passati moltissimi personaggi davanti alla mia bancarella, ricordo bene Carmen Russo e Vittorio Gassman, e tanti attori e attrici. Per parecchio tempo, peraltro, la sera andavo a occuparmi delle scenografie in teatro per arrotondare. Uno dei personaggi che però ricordo meglio era un uomo, un prete. Si avvicinava alla bancarella e nascondeva i libri, per portarli via senza pagare, all’interno dell’ombrello chiuso. Una volta me ne sono accorto e gli ho detto ‘Se apre l’ombrello piovono libri!’, così poi ha smesso” racconta ridendo Storti. 

Ma non solo pagine scritte e volumi rilegati: nel corso della sua lunga e intensa vita, il libraio più longevo della storia della Fiera è anche appassionato di monete e francobolli, che ha collezionato con passione e che solo di recente ha dovuto accantonare per problemi alla vista.  

Sulla lettura, però, continua ad avere le idee molto chiare: “La letteratura è personale, non posso consigliare un libro se prima non l’ho letto, infatti ho sempre detto ai miei clienti di leggere la prefazione e di decidere in autonomia. Non si possono dare consigli, specialmente alle donne: sono molto più esigenti e leggono più degli uomini. Io lo so che sono più intelligenti, sono un femminista giurato, e chi fa del male alle donne non riesco proprio a perdonarlo”. 

Dal 1° dicembre Galleria Mazzini sarà nuovamente animata dai tanti eredi del libraio Carlo, anche se i suoi amici e colleghi di un tempo non ci sono più. “Potrei andare a fare un giro se qualcuno mi accompagnasse” commenta, anche se sicuramente il tempo che è passato avrà cambiato anche il volto di chi magari si affacciava timidamente da dietro il banco quando ancora lavorava a pieno regime.  

“Per tanti anni ho anche partecipato alle selezioni per il Premio Bancarella - aggiunge prima di salutarci - per quasi quarant’anni sono andato a Pontremoli, dove ha sede la manifestazione - e firmavo le votazioni dei libri dell’anno”. I vincitori del premio nella cittadina toscana ricevono solitamente in dono una ceramica artistica raffigurante San Giovanni di Dio, il santo spagnolo che durante la sua vita fu a lungo venditore di libri. Un Santo che, senza ombra di dubbio, ha vegliato su una carriera lunga e vibrante come quella del novantaquattrenne genovese che continua a dedicarsi amorevolmente ai suoi volumi e a prendersene cura.