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Municipio Centro Est | 04 dicembre 2023, 14:41

Genova riscopre le antiche edicole votive: nasce una pubblicazione per riunirle tutte insieme

Scritto da Fabrizio Cavagnaro, il volume è pensato per i più giovani, per aiutarli a scoprire le meraviglie che si incontrano in città camminando con la testa all'insù

Genova riscopre le antiche edicole votive: nasce una pubblicazione per riunirle tutte insieme

Camminare a testa in su per i vicoli di Genova può regalare piacevoli sorprese: la nostra è la città con più edicole votive in Italia, seconda solamente a Roma. Nel tempo, però, questa tradizione artistica ha perso parte del suo fascino un po’ per la distrazione e la fretta che contraddistingue il passo delle giornate, un po’ per mancanza di conoscenza. Per questa ragione, e per avvicinare i più piccoli a scoprire questa antica forma d’arte, è stato pubblicato l’opuscolo Le edicole votive del Centro storico di Genova, scritto da Fabrizio Cavagnaro e realizzato dal Municipio I Centro Est in collaborazione con la famiglia Cimaschi, con Alex Di Viesti per la copertina, con la casa editrice De Ferrari e con il coordinamento editoriale di Marco Pepè. 

Il progetto, che verrà distribuito gratuitamente nelle scuole del Municipio Centro Est, è stato presentato questa mattina al cinema NickelOdeon di via della Consolazione e consente a tutti, strizzando l’occhio ai giovanissimi, di scoprire e riscoprire le Madonnette dei Caruggi e il loro valore culturale e storico. 

Il volume è suddiviso in sezioni, ognuna legata alla zona in cui è possibile ammirare, alzando gli occhi, le diverse installazioni. Da piazza Banchi e via Luccoli alla zona della Maddalena e di Soziglia, passando per via Pré e il Carmine e spingendosi fino a Campopisano e a Porta Soprana si percorrono le tappe della storia della città e delle sue tradizioni. 

A spiegare il progetto nel dettaglio è l’autore dei testi, Fabrizio Cavagnaro. 

Come è nato questo progetto? 

“Le edicole votive sono le opere più affascinanti che possiamo incontrare girovagando per i nostri carruggi, ma per vederle dobbiamo alzare gli occhi, perché Genova è una città che va visitata con il naso all’insù. La loro storia è affascinante e anche un po’ oscura, e col passare degli anni tante edicole votive si sono perse, sono state deturpate. Io abito in centro storico, e tutti i giorno incontro queste opere d’arte. Lo scopo di questo volume è sensibilizzare i ragazzi delle scuole, soprattutto i più piccoli, per far capire che la città è ricca storia, e quando si passeggia con i genitori anziché stare incollati al telefonino si possono alzare gli occhi e guardare quello che ci circonda. Lo scopo è insegnare ai più piccoli di osservare ciò che si ha intorno, scoprirlo e preservarne il valore”. 

Quante edicole votive ci sono a Genova? 

“A metà dell’Ottocento Angiolo e Marcello Remondini nel loro censimento avevano rilevato ben ottocentocinquanta ‘Madonnette’ presenti nei Sestieri della città, ma oggi quelle sopravvissute sono poco più di centocinquanta. 

Ultimamente grazie alla sensibilità di privati e di istituzioni parecchie sono state restaurate, ma altre purtroppo sono in stato di abbandono: soprattutto quelle che si trovano in zone difficili, come il Ghetto ebraico e la zona di Prè. I restauri però non sono semplici: le edicole appartengono ai palazzi in cui sono sorte. Per questo motivo ci vuole un incontro tra gli amministratori dei condomini e la Sovrintendenza, per realizzare così il recupero delle varie edicole”.

Che significato hanno queste opere d’arte?

“Le edicole votive hanno un significato molto importante per i genovesi: tante sono state erette per scongiurare malattie, tante come ringraziamento per essere stati salvati dalla peste, come la Madonnetta che si trova in piazza Soziglia. 

Molte altre venivano costruite dalle corporazioni dei lavoratori, quindi i vecchi mestieri di Genova, ovvero i lavoratori dei metalli preziosi come oro e argento, i portantini, i lavoratori del porto, i beccai”.  

 

“Sono entusiasta di presentare Edicole Votive del Centro Storico, che racconta la storia e l'importanza delle Madonnette dei nostri carruggi. Desidero ringraziare il Municipio Centro Est e tutti coloro che hanno partecipato a questa bella iniziativa, volta a valorizzare e riscoprire le tradizioni del nostro Centro storico – commenta Paola Bordilli, assessore alle Tradizioni del Comune di Genova – A partire dal Medioevo la Madonna è stata la principale protagonista delle edicole votive, posizionate agli angoli dei vicoli o delle piazze, negli atri dei palazzi e anche a protezione dei moli del porto: ancora oggi, a distanza di secoli, queste opere d’arte hanno mantenuto intatto il loro fascino”.

“Questo libretto - spiega Andrea Carratù presidente del Municipio Centro Est - sarà distribuito gratuitamente alle scuole del nostro territorio per favorire la diffusione di un prezioso strumento educativo che valorizza un patrimonio della nostra tradizione artistica e culturale. Conoscenza e valorizzazione sono fondamentali per formare i nostri giovani rendendoli partecipi alla conservazione e tutela della nostra città e dei suoi tesori”. 

La costruzione di queste edicole votive, peraltro, aveva anche un’altra funzione: spesso sorgevano in angoli bui della città, e la luce delle candele che venivano posizionate per ringraziare la Madonna servivano anche da illuminazione per le zone meno illuminate del centro storico. 

Passeggiando per Genova si incontrano stili differenti nei palazzi e nelle edicole: da costruzioni neoclassiche si arriva fino a opere baroccheggianti, ma tutte portano avanti lo stesso messaggio di fede e di gratitudine.

 

Chiara Orsetti

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