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Attualità | 03 dicembre 2023, 10:00

Genova città accessibile? Il trasporto pubblico è ancora troppo carente

Abbiamo parlato con Claudio Puppo, coordinatore della Consulta regionale per la Tutela dei diritti della persona handicappata. Manca anche un sistema turistico di accessibilità integrata con tutti i settori ricettivi

Genova città accessibile? Il trasporto pubblico è ancora troppo carente

Il 3 dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità con il motto "Un giorno all’anno tutto l’anno"

La giornata, proclamata nel 1992 dall'Onu, si concentra sul diritto universale alla piena partecipazione di ogni individuo alla vita politica, sociale, economica e culturale della società, e sottolinea l'importanza di eliminare gli ostacoli che limitano i diritti fondamentali delle persone. 

Oggi a Genova, al teatro La Claque, sono protagonisti i Bruciabaracche con le loro gag comiche nello spettacolo ‘Cabaret contro i cliche’ per parlare, diffondere e conoscere, anche con un sorriso, le difficoltà che una persona disabile vive quotidianamente.

FOCUS SU GENOVA: TURISMO ACCESSIBILE 

Claudio Puppo, segretario coordinatore della Consulta regionale per la Tutela dei diritti della persona handicappata, da anni dedica la sua attenzione al turismo accessibile:

“Mi occupo di turismo accessibile dal 1999. Al tempo avevo partecipato alla costituzione della commissione ministeriale per il turismo accessibile.

Dal 2016 abbiamo contribuito al censimento delle spiagge accessibili in Liguria: siamo arrivati ad oltre 161 spiagge accessibili. 

Un dato sicuramente importante ma c’è una controparte negativa: ad esempio l’area del Tigullio (dove solo a Sestri Levante abbiamo 12 spiagge accessibili, 2 a Chiavari ecc.) ci sono solo 15 camere d’albergo. Questo significa che si è disponibili a rendere accessibile la spiaggia ma non le strutture legate.

Da 20 anni sostengo e porto avanti l’esempio dell’area di Barcellona dove da settembre ad aprile erano praticamente chiuse tutte le attività commerciali e ricettive. Si è deciso così di fare un accordo con la corona svedese per portare lì persone anziane per coprire l’intera stagione. Un esempio da seguire anche qui in Italia per le persone con disabilità ma, evidentemente, in 20 anni di lavoro ho parlato con un gruppo di sordi che sono i nostro politici e i nostri imprenditori. 

Io che conosco la città posso andare dalla lanterna fino allo stadio senza trovare un gradino perché so dove passare - ci dice Puppo - Genova è molto più accessibile rispetto a molte altre città ma non si sa dove si deve passare. Abbiamo fatto un grande lavoro sulle strade e sui marciapiedi ma non abbiamo ad esempio i servizi di noleggio di mezzi accessibili. Un sistema integrato turistico per persone disabili andrebbe sicuramente a migliorare la qualità della fruibilità. Dall’altra parte sarebbe importante realizzare delle micromappe dove poter indicare i punti accessibili per un turismo interamente inclusivo. 

Il Comune ci sta lavorando ma non in maniera così forte come noi vorremmo”.

I DISABILI CHE VIVONO IN CITTÀ 

Un strategia e lungimiranza programmatica che manca anche a livello urbano, sono molti ad esempio i servizi di trasporto pubblico in centro città ma per chi vive in zona collinare la situazione si complica:

“Con tutti i disservizi causati da barriere e dal servizio di trasporto pubblico carente i disabili genovesi sono dei piccoli eroi perché - aggiunge Puppo - Abbiamo appena due mobility bus riservati solo ai cittadini genovesi per un totale complessivo di circa di 1300 utenti disabili. Su questo aspetto il Volabus che collega l'aeroporto alle stazioni ferroviarie di Genova Brignole e Genova Piazza Principe è un ottimo servizio perché è diventato accessibile. Il servizio è gestito da una cooperativa diversa da Amt. Noi vorremmo che anche i servizi collinari, di solito gestiti da cooperative, fossero affidati da Amt e Comune a patto di avere mezzi accessibili.  

Abbiamo strade e marciapiedi accessibili ma ancora i negozi rappresentano un grande tabù per le persone con ridotta mobilità. Nonostante ci sia una normativa molto severa a livello regionale non si fa rispettare la legge: se si fa una manutenzione e si peggiora il grado di accessibilità e non ci si adegua a quella che è la prescrizione della normativa, il Comune ti deve dare un congruo tempo per abbattere le barriere. Se questo non avviene si sospende la licenza. Non vengono applicate le sanzioni che andrebbero a coprire il fondo per l’abbattimento della barriere architettoniche.

La disattenzione degli amministratori pubblici nel non fare applicare questa norma diventa un atto discriminatorio. Siamo ancora indietro”. 

Nonostante le difficoltà denunciate Puppo ricorda infine un’iniziativa che vuole premiare gli agenti di polizia locale che si sono distinti nel supporto a persone disabili. L’appuntamento è per il prossimo 3 maggio in occasione appunto della giornata della polizia locale

“Il presidente Toti e i vari comandanti elogeranno, su nostra indicazione, quei vigili che durante l’anno si sono dimostrati attenti a far rispettare i diritti delle persone disabili. È un modo per dire grazie a chi lavora per garantire i diritti”.

Marco Garibaldi

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