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Il ristorante Le Terrazze del Ducale non chiuderà a fine anno.
Il giorno prima dell’udienza al TAR, fissata per mercoledì scorso, è arrivata la proroga della concessione da parte della fondazione di Palazzo Ducale.
La concessione scadrà, salvo altre eventuali proroghe o svolte nella situazione, il prossimo otto maggio, in concomitanza con l’udienza in Tribunale.
A dare la notizia è stata Carola Roberti, titolare del locale di Palazzo Ducale: “Grazie al nostro legale Stefano Betti - spiega Roberti - e all’apprezzamento dei novecentoottantasei firmatari della nostra petizione 'invitando la Fondazione a un ripensamento’, la Fondazione di Palazzo Ducale di Genova, il giorno prima dell’udienza, ci ha prorogato la concessione sino all’esito della causa. Pertanto, almeno sino ad allora continueremo a essere attivi”.
Poi l’auspicio per il prossimo futuro: “Confidando nella disponibilità manifestataci dalla Fondazione ad un incontro chiarificatore, auspichiamo di definire bonariamente la questione”.
I FATTI
All’inizio del mese di novembre l’esito del bando pubblico indetto dalla Fondazione e relativo alla gestione degli spazi all’ultimo piano del palazzo, non era stato assegnato nonostante l’unica partecipazione da parte di Arge Srl, società che gestisce il ristorante, perché la proposta, secondo il direttivo, non era risultata ‘adeguata alle attività e alle future linee strategiche di Palazzo Ducale’.
La direzione, infatti, avrebbe voluto ricevere una proposta in linea con le funzioni culturali del palazzo in cui fosse prevista una programmazione che si potesse affiancare a quella della fondazione con eventi e iniziative.
La motivazione aveva subito scatenato le reazioni non solo della titolare del locale ma anche di quasi mille firmatari della petizione, lanciata su change.org, per chiedere un ravvedimento alla Fondazione.
Nel lanciare la petizione, Roberti aveva scritto: “Dopo ventitré anni - si legge - il 31 dicembre dovremo chiudere definitivamente il nostro locale. […] La Fondazione di Palazzo Ducale di Genova, nonostante siamo stati gli unici a partecipare […] ci ha negato la nuova concessione”.
Beppe Costa, presidente della Fondazione, aveva fatto sapere che, pur non essendo intenzionato a ‘cacciare via’ il ristorante (in quell’occasione aveva già parlato di proroga della concessione in scadenza), attendendo una programmazione più articolata.
“Non si può dar da mangiar e basta - aveva spiegato a Repubblica Costa - abbiamo chiesto una programmazione di tipo culturale, da affiancare alla normale attività. Ci deve arrivare un progetto adeguato, altrimenti preferisco tenere lo spazio vuoto”.