Tutto è partito da alcune jam session in un locale del centro di Genova, momenti musicali di massima libertà che fanno nascere interazioni e dialoghi tra gli strumenti.
Una sinergia che si è incanalata all’interno di un disco, prodotto e inciso in casa, capace di trasmettere l’equilibrio vincente tra jazz ed elettronica.
In Slightly Out, disco realizzato da Dario Ianni, detto ‘El pigne’, si trovano tutti questi elementi.
È lo stesso Dario a raccontare: “Il progetto nasce da una jam session. L’anno scorso ho avuto la possibilità di dirigere una jam al Nouvelle Vague, nel centro di Genova; tra l’inverno e la primavera una compagnia di musicisti si è consolidata così è nato il disco, registrato e prodotto tra la primavera e l’estate. È un progetto fatto totalmente in casa con basi che ho fatto io o che hanno visto la collaborazione tra me e GioPop, qui abbiamo registrato i migliori di questa jam come Giancarlo Canazza, Lorenzo Siri, Gioele Mazza, Mario Martini, Matteo Mannino”.
Il disco è stato pubblicato in due versioni, una che potremmo definire completa, con le coppie di musicisti protagoniste dei brani, e una seconda versione in cui si ascoltano solo le basi realizzate da GioPop e Dario: “È una scelta per mettere a disposizione di chiunque voglia rappare, suonare o campionare”, quasi come se il progetto fosse in costante divenire.
Un disco suonato che mantiene imprecisioni e inesattezze che per El pigne è uno spunto a migliorare sempre: “Quelle sbavature sono frutto dell’inesperienza, abbiamo voluto tenerle perché quello che non è riscuoti bene diventi uno spunto per migliorare”.Nel disco ci sono imprecisioni e inesattezze, sono frutto dell’inesperienza e abbiamo voluto tenerle perché quello che non è riuscito bene per me è uno spunto per migliorare.
Lorenzo Siri, uno dei solisti presenti nel disco, racconta la sua esperienza: “La collaborazione è stata un fulmine a ciel sereno. Dopo diverse jam session al Nouvelle Vague, trovandomi in questa compagnia di musicisti, è stato molto stimolante vivere in un contesto in cui si può essere liberi, senza vincoli musicali. Dario, come gli altri, mi ha chiamato a registrare un giorno di agosto e lo abbiamo fatto in una casa splendida, in pieno centro storico. Il tema dell’album è coppie di musicisti che hanno registrato una singola traccia; è un album fatto a coppie, mi sono portato Matteo Mannino, un ottimo trombettista genovese, con cui ci siamo alternati nei momenti solistici. È stato molto bello perché è stato il primo lavoro filmato sia in video che audio in maniera seria, poi è stato molto stimolante suonare con un musicista bravo come lui, su una base musicale fatta apposta, su indicazioni specifiche. Devo dire che è stato molto stimolante e molto divertente".
Questo è solo un punto di partenza per un lavoro che racconta l’importanza della partecipazione in una continua evoluzione e che promette di continuare a farlo nel solco di una strada lunga in cui si è compiuto solo il primo, felice, passo.