Il restauro e l’apertura della Torre degli Embriaci saranno presto realtà: proprio alla riqualificazione dell’edificio del XII secolo è stato dedicato un incontro pubblico alla Cappella Grimaldi del convento di Santa Maria di Castello, nel cuore del centro storico.
L’assessore al Patrimonio del Comune di Genova Francesco Maresca, che aveva fortemente voluto che entrasse a far parte del patrimonio dell’amministrazione comunale, è entusiasta: “È una delle torri più importanti. Da tempo volevamo inglobarla nel nostro patrimonio, è stata un trattativa anche lunga e difficile. Siamo molto contenti della donazione, ora via al restyling per aprirla nel 2024, anno del Medioevo. Al momento la scala che porta in cima è piccola e serve qualche intervento per migliorarla.
La tempistica certa per l’apertura al pubblico, però, non è ancora definita: “Auspichiamo - prosegue Maresca - che la metà del 2024 possa essere una data per iniziare un percorso di avvicinamento dei cittadini alla cima della torre. Poi nel corso degli anni si potranno fare migliorie. Ritengo che la torre debba essere vissuta e che sia simbolo, non soltanto del monumento in sé, ma di una valorizzazione di quella parte del territorio in cui è nata Genova. Crediamo che il recupero di questa parte sia molto importante perché è il cuore della città”.
L’assessore al Centro Storico Mauro Avvenente prosegue: “È uno dei gioielli di questo centro storico, il più bello del mondo per me. Sono un genovese incallito e non posso che essere felice del fatto che il Comune acquisirà questo bene per renderlo fruibile ai cittadini e ai tanti turisti che vengono a visitare la nostra città. Questa iniziativa è all’interno del piano Caruggi e conta circa cento milioni di euro di investimenti per la riqualificazione di piazzette, portici, illuminazione artistica, sicurezza e pulizia”.
Otello Parodi, consulente incaricato dal sindaco Marco Bucci e collaboratore di Avvenente, ricorda la visita alla cima della torre: “Ho avuto la fortuna di conoscere la proprietaria, mancata recentemente, e sono andato in cima alla torre. Salendo una scaletta di legno, un po’ pericolosa, si arriva sulla parte più alta. Li ho trovato il merlo rotto ma ancora resisteva l’antenna di Radio Radicale, posizionata alla fine degli anni ’60”.
La Torre degli Embriaci, che si trova incastonata tra le abitazioni sulla collina di Castello, già compresa all’interno del circuito dei Rolli, è entrata a far parte del patrimonio dell’amministrazione civica la scorsa primavera. Le difficoltà subito evidenziate riguardavano gravi problemi strutturali, a cui necessariamente doveva far seguito un importante intervento di restauro.
La costruzione della torre è legata al nome del celebre Guglielmo Embriaco, che si distinse nella conquista cristiana di Gerusalemme del 1099.
Quella degli Embriaci è una delle poche torri familiari di origine medioevale rimaste in centro storico a Genova. Alta centosessantacinque palmi, ottenne un permesso speciale per non essere portata alla dimensione di ottanta palmi voluta dall’editto emanato per evitare che alcune famiglie genovesi portassero avanti la ‘gara’ di chi riusciva a costruire la torre più alta. Mentre tutte le altre torri (ben 66 in tutta Genova fino al XIII secolo, 33 alla fine del XV secolo) vennero mozzate, una lapide posta alla sua base ricorda che la Torre degli Embriaci fu risparmiata, forse in ricordo delle gloriose imprese di Guglielmo Embriaco in Terrasanta. Nel 1926 l’edificio venne sottoposto a un restauro integrativo della parte terminale e che vide l'aggiunta della merlatura guelfa.