La Sopraelevata non sarà demolita per costruire il tunnel subportuale. Lo ha confermato il sindaco di Genova Marco Bucci, fresco della nomina a commissario della Diga del porto di Genova e dello stesso tunnel subportuale.
Il primo cittadino ha confermato che si sta lavorando “a una variante di progetto per rendere indipendente il tunnel dalla Sopraelevata. Non sarà necessario abbattere la Sopraelevata per realizzare l’uscita di via Madre di Dio, la decisione di un eventuale abbattimento dovrà essere presa a livello urbanistico. Rendiamo indipendente questa scelta rispetto al progetto. Poi con l’uscita in viale Brigate Partigiane il parco della Foce sarà fuori dalla direttrice del traffico e diventerà uno dei parchi più belli del Mediterraneo”.
La strada Aldo Moro, però, potrebbe comunque subire modifiche o abbattimenti, ma legate a scelte urbanistiche indipendenti dalla costruzione del tunnel.
Lo scorso marzo era stato proprio lo stesso Bucci a parlare delle opere che avrebbero cambiato il volto della città nei prossimi anni, dando quasi per certa almeno la demolizione del tratto dall’ex Mercato del pesce fino alla stazione Principe. “Questo darà una spinta notevole alla rigenerazione urbana, al valore degli immobili, alla bellezza di questo posto, per il resto vedremo” aveva dichiarato.
Quel che è certo è che la Aldo Moro, che compirà sessant’anni nel 2025, sarà in ogni caso interessata da importanti interventi di ammodernamento: le decisioni finali saranno prese sulla base degli aspetti legati principalmente al traffico e agli impatti che avrebbero eventuali modifiche sulla viabilità ordinaria e, di conseguenza, sulla vita dei genovesi.
Il dibattito sul destino dell’arteria di collegamento da Sampierdarena alla Foce ha diviso l’opinione pubblica, tanto da portare l’architetto Renzo Piano a valutare l’ipotesi di organizzare un referendum per comprendere l’opinione dei cittadini: “C’è chi la considera un disastro assoluto, un nastro d’asfalto che taglia e separa dalla palazzata della Ripa Maris, e invece chi considera la Sopraelevata comunque un’eredità di un momento storico vissuto dalla città e ne apprezza la visione dall’alto, percorrendola in auto” aveva dichiarato pochi mesi fa.
Sulla celebre piattaforma change.org è stata lanciata una raccolta firme per impedire una “scellerata demolizione della strada più panoramica di Genova”, che al momento conta duemilaseicento firme. “Chi ha scelto di aderire a questo gruppo si oppone a questa decisione e cercherà di fermare questa malsana idea suggerendo di impiegare le risorse economiche necessarie a demolire in un vero e proprio restauro che renda più gradevole la visione dal piano cittadino”. A favore del salvataggio della Aldo Moro anche un nutrito gruppo Facebook, “Salviamo la sopraelevata”, che conta poco meno di settemila iscritti: anche qui gli ideatori ribadiscono l’importanza e la necessità di impedirne la demolizione.