Si sono incontrati alla Radura della memoria, proprio sotto il ponte San Giorgio, i due cortei che questa mattina sono partiti da Sampierdarena e da Rivarolo per dire ancora una volta no al trasferimento dei depositi chimici a Ponte Somalia e alla riattivazione della linea merci del Campasso. In piazza, secondo gli organizzatori, sono scese circa duemilacinquecento persone, e non solo residenti nei quartieri interessati ai contestati progetti. Tra i presenti, immancabili i presidenti dei Municipi Centro Ovest, Michele Colnaghi, e Valpolcevera Federico Romeo, oltre a diversi esponenti politici dell’opposizione, tra cui il consigliere regionale di Linea Condivisa Gianni Pastorino e la consigliera comunale di Azione Cristina Lodi.
“La manifestazione è un appello a rispettare le promesse fatte e a istituire un tavolo tecnico di partecipazione civica, come unanimemente approvato dal Consiglio Comunale - avevano spiegato gli organizzatori -. Non possiamo ignorare l'assenza di un piano generale che preveda la partecipazione attiva dei cittadini, come sottolineato dall’allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giovannini. Facciamo appello al Comune di Genova, alla Regione e a tutte le autorità competenti affinché esplorino soluzioni alternative per il transito dei treni merci in mezzo alle case e le scuole di Sampierdarena e Certosa e scartino definitivamente l'idea di collocare i depositi chimici a Sampierdarena. Ribadiamo che i cittadini non sono solo sempre 'quelli del NO', ma anche 'quelli del SÌ', pronti a collaborare di fronte a proposte positive per soluzioni costruttive e inclusive”
La manifestazione è stata organizzata dalle Officine Sampierdarenesi "Gianfranco Angusti", con la partecipazione della Rete Genovese dei Comitati e dei Coordinamento di Comitati, Associazioni, Circoli, Consigli Pastorali di Sampierdarena, Campasso, Certosa, Rivarolo, Fegino e Trasta.
Il sindaco Marco Bucci, che lunedì sarà proprio a Certosa, alla Casa di quartiere, insieme al vicesindaco Pietro Piciocchi, al viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi e alle altre figure chiave coinvolte, per un’assemblea pubblica organizzata per discutere delle aree del Comune interessate dal progetto ferroviario ‘Potenziamento Genova-Campasso’, ha preso posizione in merito al corteo: “I cortei sono sempre liberi e ognuno ha diritto di dire ciò che pensa, ma io ho il dovere di prendere delle decisioni: lì abbiamo già ascoltati, possono venire a parlare quando vogliono ma le decisioni le abbiamo già prese”.