È in programma per il 17 novembre uno sciopero nazionale che coinvolge diversi settori chiave, tra cui i dipendenti pubblici, la sanità, i trasporti, la scuola e l'università.
L'obiettivo è protestare contro la Legge di Bilancio e sollevare questioni importanti riguardanti la Legge 146 sui servizi essenziali.
L'ordinanza ministeriale ridurrà le fasce di sciopero a 4 ore. Le modalità di adesione variano a seconda del servizio, con il personale viaggiante urbano, provinciale e ferroviario che si asterrà dal lavoro dalle 9 alle 13. Viene garantito il servizio per le persone portatrici di handicap in ambito urbano e provinciale.
GENOVA
La manifestazione a Genova avrà luogo con un concentramento alle ore 9 presso il Terminal Traghetti, seguito da un corteo attraverso le vie del centro città per concludersi davanti alla Prefettura di Genova.
Ecco le modifiche previste per alcune categorie professionali e le modalità di adesione.
Porto di Genova: lo sciopero interesserà il Porto di Genova per 24 ore, dalle ore 00:00 alle ore 23:59 del 17 novembre.
Scuola: in tutti gli ordini e gradi, sia il personale docente che non docente aderirà per l'intero turno.
Università: il personale docente e non docente universitario sciopererà per l'intera giornata.
Poste: gli sportelli e il recapito delle Poste rimarranno chiusi per l'intera giornata.
Trasporti Pubblici e Ferrovie: diverse compagnie di trasporto, inclusi Amt, Servizio Urbano Gelosobus, e Ferrovia Genova Casella, vedranno lo sciopero del personale viaggiante e graduato dalle 9 alle 13.
Sanità: il settore sanitario, sia pubblico che privato, aderirà per l'intero turno.
Enti pubblici non economici: Inail, Inps, ecc., osserveranno lo sciopero per l'intero turno.
Vigili del Fuoco: sciopero dalle 9 alle 13.
Funzioni centrali e locali: Ministeri, Prefettura, Questura, Comune, Regione, ecc., saranno coinvolti per l'intero turno.
Terzo Settore e Igiene Ambientale: Coinvolgimento per l'intero turno.
Le motivazioni di Cgil e Uil riguardano principalmente la contestazione della Legge di Bilancio, sottolineando la necessità di un cambio di politica economica, sociale e contrattuale. La richiesta è di aumentare i salari, abbattere i divari di genere, e concentrarsi su temi cruciali come la sicurezza sul lavoro, la riforma delle pensioni, e la lotta all'evasione fiscale.
Nonostante le restrizioni imposte dal Governo, i sindacati si impegnano a portare avanti le istanze e gli interessi dei lavoratori, sottolineando l'importanza di investimenti nei settori pubblici e la necessità di nuove assunzioni.