Attualità - 16 novembre 2023, 14:41

La tartaruga Venus ritorna a casa, lascia l’acquario di Genova per "tuffarsi" in mare

L’esemplare è stato soccorso e curato per due mesi. Oggi riconquista finalmente nell'oceano grazie all'impegno congiunto del WWF e della Guardia Costiera

La tartaruga marina Venus, soccorsa il 5 settembre nelle acque di Levanto dal WWF durante un monitoraggio del progetto Vele del Panda, è stata oggi rilasciata nel mare.  

Soccorsa e trasferita all'Acquario di Genova dal 5° Nucleo Operatori subacquei della Guardia Costiera di Genova, Venus, un esemplare giovane di Caretta caretta di 12 kg, 46 cm di lunghezza e 42 cm di larghezza, presentava problemi natatori al momento del soccorso. 

“Diverse sono le cause che portano al ricovero degli animali - fa sapere l’acquario - Tra le principali: interferenze con le attività di pesca, principalmente dovute ai palamiti (è frequente la presenza di ami nella cavità boccale o nel tratto digerente, spesso evidenziato dal filo di nylon che fuoriesce ai margini della bocca) o alle reti (possono causare ferite, mutilazioni e, nel peggiore dei casi, il soffocamento degli animali); ingestione di corpi estranei, quali ad esempio sacchetti di plastica scambiati per meduse che fanno parte della dieta naturale di questi rettili; impatto con imbarcazioni a motore, che arrecano traumi e ferite sul carapace o sul capo, a volte letali; patologie debilitanti che provocano lo spiaggiamento dell’animale; sversamenti o presenza di petrolio”.

Dopo due mesi di cure e monitoraggio presso l'Acquario di Genova, la tartaruga ha recuperato la salute grazie a una dieta adeguata e all'espulsione di frammenti di plastica ingeriti in mare. L'Acquario di Genova è attivo nel soccorso delle tartarughe marine dal 1994 e, in collaborazione con le autorità locali, opera per il recupero e la degenza di questi animali in difficoltà. La presenza di plastica in mare è uno dei principali problemi per le tartarughe marine, che spesso ingeriscono involontariamente rifiuti plastici scambiandoli per cibo. 

L'attività dell'Acquario è svolta in accordo con i Carabinieri Servizio CITES e la Guardia Costiera, con l'obiettivo di proteggere e sensibilizzare sull'ambiente marino. Diverse cause, come interferenze con attività di pesca, ingestione di corpi estranei e impatto con imbarcazioni, possono portare al ricovero di tartarughe marine.

Redazione