Eventi - 14 novembre 2023, 13:56

Più integrazione per i ragazzi con disabilità visiva: i nuovi progetti della Fondazione Chiossone

Attività e laboratori per i giovani e giovanissimi con pluridisabilità e disabilità dello sviluppo, tra biodanza, teatro e musicoterapia, legoterapia, cucina e multisport

Creare opportunità di integrazione sociale per bambini e ragazzi con disabilità visiva, pluridisabilità e disturbo dello sviluppo realizzando momento di scambio con coetanei normo dotati.

Questo l’intento del Progetto Intega! Promosso dalla Fondazione David Chiossone e realizzato nell’ambito del Bando ‘Educare Insieme’ della Presidenza del Consiglio dei Ministri e presentato con un Open Day al Lido di corso Italia.

Primi destinatari dell’iniziativa sono i giovani e giovanissimi, tra i 6 e i 18 anni, che frequentano o hanno frequentato i servizi sociosanitari del centro di riabilitazione visiva del Chiossone, oppure sono stati segnalati dalle rispettive associazioni di riferimento. 

Sono infatti partner del progetto il Consiglio Regionale dell’Unione Italia Ciechi e degli Ipovedenti, e lasezione Ligure di Angsa, Associazione Nazionale Genitori PerSone con Autismo.

Grazie alla collaborazione di Asd Freesport, l’associazione che da anni lavora sul territorio genovese offrendo a bambini e ragazzi con disabilità un’ampia scelta di pratiche sportive adattate, de I Tetragonauti, aps attiva nella Sailing Adeventure Therapy  e al supporto del Lido di Genova, che metterà a disposizione i suoi spazi per ospitare alcune delle attività sportive, sono tanti i laboratori e le attività in programma, tra biodanza, teatro e musicoterapia, legoterapia, cucina e multisport uscite culturali, tra cui scegliere a seconda della fascia d’età e della disabilità.

Claudio Cassinelli, presidente della Fondazione David Chiossone, spiega: “Per la Fondazione Chiossone, Integra è un progetto pilota per avviare un’offerta di servizi più ampia rispetto a quella attuale, principalmente di carattere riabilitativo e sociosanitario, con l’obiettivo di rispondere sempre più anche a bisogni di carattere socioeducativo delle persone con fragilità”.

“La nostra Associazione, nata oltre 103 anni fa a Genova e che da allora si occupa della tutela e dell'integrazione sociale, scolastica e lavorativa dei non vedenti e degli Ipovedenti su tutto il territorio italiano, ha scelto di collaborare a questo progetto perché centrato sull’obiettivo dell’integrazione anche nel tempo libero, sul quale c’è ancora molto lavoro da fare” commenta Osvaldo Benzoni, Commissario Straordinario del Consiglio Regionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Liguria.

 

Redazione