I consiglieri Filippo Bruzzone (lista Rossoverde) e Fabio Ceraudo (M5s) chiedono in Sala Rossa aggiornamenti sul progetto del nuovo forno crematorio a Staglieno.
“Credo sia giunto il momento che questa amministrazione inizi a prendersi qualche responsabilità - dice in aula Bruzzone - Vorrei capire le ragioni politiche per le quali ci si accinge a effettuare un’operazione di cui nessuno sente l’esigenza”.
“Abbiamo una lettera al difensore civico regionale che ci dà dei numeri che chiariscono realmente quali sono, a oggi, le cremazioni nel nostro comune: 8.190 di fronte alla possibilità dello stesso forno di fare 14.000 cremazioni”, aggiunge Ceraudo.
Durante il dibattito in aula il vicesindaco Pietro Piciocchi sottolinea come la questione è stata ampiamente affrontata in varie commissioni, dove sono state esplicate le motivazioni sostenenti il progetto, con il supporto di analisi e istruttorie degli uffici che hanno confermato l'interesse pubblico. La Giunta comunale si è espressa favorevolmente nel 2019 sulla proposta di project financing di una società vincitrice dopo aver superato un ricorso al Tar:
“Il procedimento ha avuto un rallentamento per un ricorso al Tar vinto dall’Amministrazione, quindi a seguito della sottoscrizione del contratto si è avviata la Conferenza dei Servizi decisoria in modalità semplificata e asincrona, attualmente interrotta, dove intervengono tutti gli enti coinvolti, compresi quelli deputati alla tutela della salute e alle valutazioni ambientali.
Il progetto, trasmesso anche ai Vigili del Fuoco per il parere di competenza, prevede la realizzazione di un impianto di ultimissima generazione con un grado di inquinamento ridotto. In ogni caso, la compatibilità ambientale dell’opera sarà giudicata da Asl, Arpal e altri soggetti qualificati. Per quanto riguarda le ragioni che sorreggono la nostra volontà di procedere alla realizzazione del nuovo forno crematorio, il rapporto tra cremazioni e numero di decessi è passato dal 52,60% del 2011 al 78,48% del 2023, con una tendenza in continua crescita. Infine, circa i dati riportati dal consigliere Bruzzone sulla capacità del forno attuale di bruciare fino a 14mila salme ogni anno, si tratta di una legazione di Socrem diffusa come nota allegata all’istruttoria aperta dal Difensore Civico Regionale, quindi una nota di parte.
Il nostro impegno è di riportare la questione del nuovo forno crematorio in commissione alla ripartenza della Conferenza dei Servizi”.