A seguito del via libera del Ministero della Salute al Piano sociosanitario della Regione, che sarà discusso e votato in consiglio regionale, si esprime la consigliera comunale di Azione e capogruppo di Gruppo Misto, Cristina Lodi:
"Tra pochi giorni, in Regione sarà votato il Piano sociosanitario regionale, mentre in Comune non c’è mai stata una discussione con audizione delle categorie. L'assessore Rosso si era impegnata a portare avanti un percorso che non è mai più stato fatto.
Come Azione, tra le tante proposte, chiederemo in Regione sulla questione rete ospedaliera che venga valorizzato il rapporto ospedale e territorio tra Scassi, Micone e Gallino; di salvaguardare la mission ospedaliera del Gallino rilanciando le Malattie Integrate a diffusione regionale, il Centro per le Malattie Rare e il Polo Radiologico; infine, di portare a 24h il PPI del Micone e valorizzare l'integrazione con il DEA di Scassi e il PS del San Carlo.
Il fatto che ritengo più grave è che il Piano sociosanitario regionale viene approvato prima del Piano sociale integrato regionale, la cui discussione è iniziata in estate. Ma non esiste integrazione sociosanitaria se i servizi sociali e sanitari non vengono costruiti in sinergia: ricordiamoci che per ridurre la spesa sanitaria l'unico modo è intervenire in maniera preventiva attraverso servizi adeguati che sostengono le persone nell'autonomia e che permettono loro di tenere un'alta qualità di vita e di non ricorrere a servizi sanitari in assenza di altri servizi a cui fare riferimento. Ancora una volta la sanità ha la prevalenza sul sociale e la Regione non ha voluto accogliere la richiesta di portare in parallelo le due discussioni.
Purtroppo, il Comune rappresentato dall'assessore Rosso non ha portato certo alcuna posizione dell'aula perché nessun documento presentato a Regione Liguria è mai stato condiviso dalla giunta. A malincuore, oggi ci ritroviamo di nuovo a immaginare una sanità che non andrà incontro alle esigenze della popolazione genovese".