Aveva chiesto di trasformare l'arrabbiatura per la sconfitta di Cagliari in positività per affrontare l'Hellas Verona, mister Alberto Gilardino. Ed è l'azione del gol partita, la rabbia con cui Radu Dragusin nel finale di prima frazione scaglia l'assist preciso di Haps in fondo al sacco, l'immagine del concetto fattosi concretezza.
Quella stessa concretezza che stavolta permette al Vecchio Balordo di mantenere l'1-0 anche nel finale, quando pure i cambi tattici e di uomini sembravano aver dato una marcia in più ai gialloblu veronesi che invece escono dal Ferraris con la quinsta sconfitta nelle ultime cinque partite rimanendo in piena zona retrocessione. Che invece il Grifone può, ancora per una volta, tenersi ben alle spalle.
Gilardino, ancora orfano di buona parte del suo reparto offensivo, si affida nell'undici titolare praticamente in toto alla squadra che l'anno scorso ha conquistato la promozione, fatto salvo Vasquez in un terzetto difensivo ormai collaudato, proprio come l'inserimento offensivo di Radu Dragusin. E' infatti il rumeno a sbloccare un primo tempo definibile di studio a voler entrare nelle vesti tecniche, quasi da sbadigli se lo si giudica con gli occhi del semplice tifoso.
Di occasioni se ne contano infatti solo un paio, nel finale di tempo e tutte di marca genoana, mentre gli scaligeri in collaborazione con Martinez creano appena un brivido grazie alla generosa pressione di Bonazzoli sul portiere spagnolo che cincischia forse un attimo di troppo col pallone tra i piedi (30') ma alla fine è solo un infruttuoso angolo il risultato.
Dai piazzati nasce invece, oltre alla successiva rete che sblocca la gara (44'), la prima occasione di uno sfortunato Ekuban, al quale è il palo a negare una rete che forse sarebbe stata meritata, se non altro per l'impegno nella manovra (43'), con tanto di respinta sulla linea di un difensore veronese sul tap insuccessivo di De Winter. La fortuna non sorride all'attaccante ghanese nemmeno dopo appena sei giri di lancette nella ripresa, quando un infortunio lo allontana dal campo.
Baroni le prova tutte per salvare una panchina quanto mai traballante, torna alle sue origini passando al 4-3-3 e lì iniziano i problemi per il Genoa. Terracciano trova la diagonale offensiva giusta e calciando a botta sicura colpisce il palo (73'), poi è Djuric a colpire di testa chiamando alla prima vera parata Martinez (78').
I rossoblù stavolta però non capitolano, il finale non è fatale e la pausa ora arriva a fagiolo: recuperare gli infortunati, ai quali si è aggiunto Bani nel primo tempo, è ora la missione delle prossime due settimane per Gilardino.
IL TABELLINO
GENOA-HELLAS VERONA 1-0
Reti: 44' Dragusin (G)
Genoa (3-5-2): Martinez; Dragusin, Bani (41' De Winter), Vasquez; Sabelli, Frendrup, Badelj (85' Thorsby), Strootman (85' Malinovskyi), Haps (85' Matturro); Gudmundsson, Ekuban (54' Puscas).
A disposizione: Leali, Sommariva; Martin, Vogliacco, Jagiello, Kutlu, Hefti, Galdames.
Allenatore: A. Gilardino
Hellas Verona (3-5-2): Montipò; Magnani, Hien, Amione (70' Duda); Terracciano, Folorunsho (85' Saponara), Hongla, Suslov (63' Cruz), Doig (63' Faraoni); Bonazzoli (46' Ngonge), Djuric.
A disposizione: Berardi, Perilli; Serdar, Lima, Tchatchoua, Coppola, Mboula.
Allenatore: M. Baroni