Attualità - 09 novembre 2023, 09:07

Concessione non rinnovata, le Terrazze del Ducale verso la chiusura. Scontro con la Fondazione

La titolare Carola Roberti: "Abbiamo presentato ricorso al Tar". La replica di Beppe Costa: "Serve una programmazione culturale, non si può far da mangiare e basta"

Da lì si gode di un punto di vista spettacolare verso la Torre Grimaldina, ma l’ombra che si allunga sulle Terrazze del Ducale, oggi, non è quella dell’antica prigione genovese.

Sul futuro dello storico ristorante all’ultimo piano di Palazzo Ducale, infatti, c’è grande incertezza: al bando pubblico indetto dalla Fondazione di Palazzo Ducale a cui, come racconta la titolare Carola Roberti, l’unica partecipante era Arge Srl, la società che gestisce il ristorante, non ha fatto seguito la concessione, negata dal Consiglio direttivo perché “non adeguata alle attività e alle future linee strategiche di Palazzo Ducale”.

Secondo le intenzioni della direzione della Fondazione, infatti, il ristorante dovrebbe articolare proposte in linea con le funzioni culturali del palazzo, non limitandosi dunque solo alla ristorazione ma estendendo le attività a una programmazione capace di inserirsi nel programma della fondazione con diversi eventi e iniziative.

Una motivazione che non ha mancato di scatenare reazioni. Roberti, assistita dal suo avvocato, ha presentato ricorso al Tar contro la decisione del Consiglio.

Intanto, su change.org ha lanciato una petizione per invitare la fondazione a un ripensamento: “Dopo ventitré anni - si legge - il 31 dicembre dovremo chiudere definitivamente il nostro locale. […] La Fondazione di Palazzo Ducale di Genova, nonostante siamo stati gli unici a partecipare […] ci ha negato la nuova concessione”.

Quasi ottocento le firme raccolte in poco più di una settimana ma le linee di Palazzo Ducale sembrano definite. Beppe Costa, presidente della Fondazione, ha le idee chiare sulle proposte che devono ruotare attorno al palazzo dei Dogi e, pur non avendo intenzione di ‘cacciare via’ il ristorante, tanto da pensare a una proroga nella concessione, è in attesa di una programmazione in linea con gli eventi del calendario.  “Non si può dar da mangiar e basta - ha spiegato a Repubblica Costa - abbiamo chiesto una programmazione di tipo culturale, da affiancare alla normale attività. Ci deve arrivare un progetto adeguato, altrimenti preferisco tenere lo spazio vuoto”