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Attualità | 06 novembre 2023, 16:27

I necrofori di A.Se.f. scioperano e chiedono condizioni di lavoro migliori. L’azienda: “Mobilitazione immotivata”

La protesta domani, martedì 7 novembre, dalle 14. I vertici dell’azienda rispondono: “Sicurezza da sempre al centro del confronto con sindacati, RLS e lavoratori”

I necrofori di A.Se.f. scioperano e chiedono condizioni di lavoro migliori. L’azienda: “Mobilitazione immotivata”

I necrofori di A.Se.f., l'azienda di proprietà del Comune di Genova che si occupa dei servizi funebri, annunciano uno sciopero aziendale per martedì 7 novembre.

Braccia incrociate a partire dalle ore 14:

“Vogliamo riprendere il percorso di confronto sulla sicurezza con l'azienda in modo stabile e riconosciuto, all'interno del quale abbiano il giusto riconoscimento sindacale le organizzazioni realmente rappresentative dei lavoratori - comunica l’Unione Sindacale di Base - Deve essere rivisto il meccanismo che regola l'indennità tanatologica. Un lavoratore con inidoneità, anche causata dal lavoro stesso, non può perdere economicamente quanto acquisito in più di dieci anni. 

Vanno individuati percorsi professionali che consentano ai lavoratori A.se.f. di arrivare integri alla pensione, senza caricare casse che pesano quintali a più di sessant’anni. 

Occorre assolutamente rasserenare il clima avvelenato e caratterizzato da controllo, delazione e numerosissime sanzioni anche molto gravi, che si respira in azienda negli ultimi anni, e che sta portando un grave carico di stress a lavoratori, che per il tipo di lavoro effettuato avrebbero bisogno di un ambiente lavorativo sano e sereno”.

I vertici di A.Se.F. respingono le ragioni dello sciopero dichiarate dall'Unione sindacale di base (Usb), affermando che la sicurezza e la salute dei lavoratori sono sempre state una priorità per l'azienda

“L’azienda ritiene assolutamente immotivata la dichiarazione di sciopero indetto dall’Usb - dichiarano l’amministratore unico Maurizio Barabino e il dirigente amministrativo e gestionale Franco Rossetti - All’inizio del 2023 è stato rinnovato il contratto nazionale di categoria, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil ed è in corso la trattativa per la sottoscrizione dell’accordo integrativo di secondo livello: i temi della sicurezza e della salvaguardia della salute dei lavoratori sono, e sono sempre stati, oggetto della massima  attenzione da parte dell’azienda e di confronto con il RLS (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, ndr), i rappresentanti sindacali, i lavoratori e, nonostante l’Usb non sieda al tavolo delle trattative, anche con il suo rappresentante aziendale”.

L'azienda afferma inoltre di avere percorsi di ricollocazione interna per i dipendenti inidonei ai servizi operativi e che i trattamenti economici per questi dipendenti sono definiti in accordi sindacali. Infine, le selezioni per il personale commerciale sono precedute da bandi riservati ai dipendenti.

“Per quanto concerne il trattamento economico dei lavoratori inidonei ai servizi operativi, infine  – concludono Maurizio Barabino e Franco Rossetti – esistono accordi sindacali che prevedono il mantenimento delle indennità in relazione al tipo di inidoneità, alla sua durata, all’anzianità di servizio e a quella anagrafica”.

Redazione

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