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Attualità | 01 novembre 2023, 08:00

Cimitero di Staglieno tra abbandono e costi troppo alti: fino 9 mila euro per la sepoltura

Le criticità: cantieri aperti da anni, infiltrazioni d'acqua nelle gallerie, vetri rotti, sfalcio nei campi inesistente

Cimitero di Staglieno tra abbandono e costi troppo alti: fino 9 mila euro per la sepoltura

Il Cimitero di Staglieno affronta una situazione preoccupante caratterizzata da cantieri aperti da anni, infiltrazioni d'acqua, vetri rotti e una mancanza di manutenzione evidente. 

Problematiche ancor più evidenti in questi giorni, in occasione dei giorni dei Santi e dei defunti, quando i genovesi si recano lì per onorare i propri cari.

Lo confermano alcuni su Tripadvisor

“Luogo suggestivo, monumenti meravigliosi, potenzialmente uno dei luoghi più belli del mondo, ma in stato di abbandono totale, zero manutenzione, alcune statue cadono a pezzi, erbacce, incuria e sporcizia. Pantheon chiuso, non visitabile. All'entrata c'è un piccolo punto informativo e la signora molto preparata e gentile, ci ha indicato su mappa i monumenti imperdibili, ci ha regalato curiosità e informazioni architettoniche gradite”.

“Andateci solo se avete tempo da perdere, grande delusione, un cimitero immenso tenuto malissimo. L’incuria e il degrado sono molto visibili, andrebbe pulito e restaurato soprattutto in alcuni punti. Siamo andati a rendere omaggio a De Andrè ma poco dopo siamo andate via”. 

“Luogo meraviglioso, monumenti meravigliosi, storia con la S maiuscola, è sicuramente stato, e potenzialmente è, uno dei luoghi più belli del mondo; è per questo che adesso si merita una stella. Erbacce, zero manutenzione, anche quella elementare da custode, incuria e sporcizia. Anche solo una semplice ramazzata. I bagni sono l'emblema dello stato del luogo. Se i genovesi sepolti nelle splendide tombe risorgessero, passerebbero a fil di spada gli indegni curatori di tale meraviglia”.

A questo si aggiunge poi il costo delle sepolture diventato eccessivamente alto: si può arrivare a spendere dagli 8 ai 9 mila euro

 

“Ricordo a tutti noi che il cimitero di Staglieno è un patrimonio di inestimabile valore artistico e culturale, un patrimonio prezioso della città e del quartiere che lo ospita - denuncia Roberto Zattini, consigliere municipio media Valbisagno (Pd) - In una qualunque città del mondo, ma anche solo italiana, rappresenterebbe non solo un luogo per lestremo saluto di coloro che non ci sono più ma una eccezionale attrattiva turistica e culturale, un elemento di grande pregio che dovrebbe essere valorizzato molto di più a maggior ragione perché si trova in una zona da tempo ormai destinata solo ad ospitare servitù nei confronti del resto della città. 

Non possiamo dimenticare inoltre che  in un prossimo  futuro sarà messo in funzione un nuovo forno crematorio per bare zincate che comporterà problemi di inquinamento (se non ci saranno le dovute cautele) che vanno a sommati ai problemi ambientali da tempo presenti nella vallata. 

Anche per questa ragione e, in assenza di adeguate garanzie, non ho mancato di esprimere la mia netta contrarietà a questo progetto nella mia funzione di consigliere municipale del territorio. 

Mantengo la mia contrarietà e mi batterò il tutte le sedi perché non si faccia. Tuttavia nel caso in cui la volontà del Comune non dovesse mutare avanzo una proposta che potrà sembrare provocatoria ma non lo è: si destinino una parte dei proventi del nuovo forno per la ristrutturazione del Cimitero di Staglieno, per i suoi lavori di adeguamento, per il mantenimento dellordine e della pulizia del complesso. La proposta è valida anche se non si fa il forno: Asef euna delle poche aziende pubbliche in attivo costante sicuramente per la bontà del management ma anche per la natura stessa del servizio che offre. Si usi una parte di quellavanzo, basato sui risparmi delle famiglie dei defunti, per dare una risposta seria ai problemi del Cimitero di Staglieno. Si farebbe un favore alla città e si darebbe anche un poco di sollievo e un popiù di dignità alle famiglie di coloro che non ci sono più”.

Marco Garibaldi

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