I lavori di costruzione del nuovo supermercato a insegna Basko, facente parte del gruppo Sogegross, con annesso parcheggio interrato nel cortile di Casa Pretto, ovvero l’Opera Don Bosco di via Angelo Carrara a Quarto, potranno partire.
La Conferenza dei Servizi ha dato il via libera al progetto che prevede la costruzione di “una media struttura di vendita e annessa autorimessa privata pertinenziale, in via Carrara 260 a Genova”. L’edificio ha una “superficie agibile complessiva pari a 2.904 metri quadrati, comprende, oltre alle relative pertinenze, due piani interrati di parcheggio pertinenziale e un’area sportiva in copertura”.
Il campo da calcio, quindi, potrà tornare utilizzabile al termine dei lavori. Durante l’estate le famiglie dei ragazzi erano state avvisate dai gestori degli impianti con un messaggio di iniziare “a liberare i cortili per consentire i lavori per la costruzione del nuovo complesso commerciale”, ma oggi arriva la certezza che le aree sportive saranno nuovamente a disposizione.
“L’area sportiva in copertura consisterà in due campi da calcetto a 5 con annesso un piccolo edificio con i locali a servizio dei campi, spogliatoi, deposito e servizi igienici. La copertura sarà accessibile sia dal cortile dell’Istituto dei Salesiani San Giovanni Bosco, mediante passerella pedonale, sia tramite un ascensore di collegamento tra i livelli dell’edificio”. Inoltre è previsto “un ulteriore spazio a servizio, consistente in un campo da bocce regolamentare aperto all’uso pubblico, che verrà posto nel distacco fra la nuova struttura e l’edificio, in continuità con il marciapiede; e una porzione a verde esistente, di circa novecento metri quadrati, con essenze di pregio di alto fusto, che verrà mantenuta e opportunamente riqualificata”.
L’intera operazione è stata portata avanti per consentire di avere liquidità per portare avanti la missione educativa e sanare alcune situazioni aperte dei salesiani. Nelle scorse settimane Giuseppe Rosafio, presidente di The Shire (la società che gestisce gli impianti sportivi di Casa Pretto) e responsabile dell’Oratorio aveva spiegato che “Non è il massimo avere il supermercato, ma non possiamo buttare la croce addosso ai religiosi”. Le difficoltà economiche erano alla luce del sole da tempo: “Noi laici ci siamo presi l’impegno di portare avanti la missione educativa, per quanto in mezzo a molte difficoltà” aveva concluso Rosafio.