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Attualità | 28 ottobre 2023, 08:00

Armanino, l'antica bottega di Sottoripa dove i clienti parlano ancora in genovese (e con grande piacere)

All’ingresso l’insegna: “Sê parla zênêizê”

Armanino, l'antica bottega di Sottoripa dove i clienti parlano ancora in genovese (e con grande piacere)

La bottega dei fratelli Armanino a Sottoripa, nel cuore di Genova, a  Sottoripa, è un luogo ricco di tradizione e storia dove, ancora oggi, è possibile ascoltare clienti che ordinano prodotti locali in dialetto genovese.

All’ingresso del negozio l’insegna “sê parla zênêizê” voluta dai titolari è un vero e proprio invito a rivolgersi alle commesse in dialetto.

Fondata nel 1905 da Placido Armanino, la bottega è oggi gestita dalle pronipoti Alessia e Cinzia. Si trova in un antico edificio risalente al 1133, situato nella zona portuale che un tempo era il centro degli scambi commerciali.

“Lo capiamo molto bene ma lo parliamo poco - ci dice Cinzia Dagnino che, insieme ad Alessia Armanino, gestisce come detto la bottega da otto anni - Ci divertiamo molto con i nostri clienti più anziani a parlarlo, almeno ci proviamo. 

Siamo subentrate ai nostri genitori nel 2015 e ancora oggi è una soddisfazione e un divertimento per noi poter parlare in genovese con i nostri clienti più affezionati”.

La tradizione si respira non solo ascoltando i clienti parlare in genovese, basta infatti guardarsi intorno con il bancone di marmo, i mobili di legno e un soffitto a volta per tuffarsi nel passato.

Insomma una bottega che lega perfettamente passato e presente della storia genovese dove profumi, sapori e tradizioni si fondono insieme.

LA STORIA 

La bottega di Armanino è stata fondata nel 1905 da Placido Armanino in un antico edificio del 1133, nel cuore di Genova in Sottoripa, nella zona del porto che in passato era il centro di scambi commerciali.

Al fondatore succedettero i figli Bruno, Edilio, Angelo e Valerio e poi i nipoti Duccio e Massimo. Attualmente a continuare la tradizione di famiglia sono le pronipoti Alessia e Cinzia. Nella bottega è possibile ritrovare i tipici sapori della tradizione genovese e in particolare quello della frutta secca. L’architettura interna richiama la tradizione locale: il bancone di marmo, i mobili di legno e il soffitto a volta. La bottega era infatti una rimessa per barche e pescherecci che attraccavano al porto di Genova.

Marco Garibaldi

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