Politica - 24 ottobre 2023, 18:29

Lezioni in tensostruttura per gli studenti di Medicina, Candia: “Si agisce in emergenza senza pianificare”

La consigliera regionale attacca in aula la giunta Toti

Oggi in consiglio regionale si è affrontato la questione legata agli studenti iscritti al secondo anno del corso di Laurea in Medicina e attualmente ospitati negli spazi provvisori ricavati sotto la tensostruttura allestita nel cortile dell’ex Saiwa.

“Nonostante la potenziale disponibilità di spazi e l'ormai risaputa necessità di nuovi medici, in Liguria le matricole di Medicina saranno costrette a fare un anno di lezioni in un tendone per la mancanza di una seria pianificazione”. A denunciarlo la consigliera regionale della Lista Sansa Selena Candia che sul caso ha presentato un'interrogazione durante la seduta odierna di Consiglio.

“Purtroppo anche per questa vicenda si è arrivati ad agire in emergenza perché negli anni, pur avendo ben chiara la necessità di formare nuovi medici, non sono state preparate adeguate strutture per ospitare gli studenti di Medicina – spiega Candia -. Gli spazi ci sarebbero, basti pensare al Polo Saiwa che è solo parzialmente aperto in attesa del termine dei lavori, che durano da anni, nel resto della struttura. La soluzione della tensostruttura di corso Gastaldi, che inizialmente doveva essere solo per 6 mesi e ora il Magnifico rettore sembra propenso a mantenere per tutto l'anno, non è la risposta adeguata che si può dare alle ragazze e ai ragazzi che hanno deciso di intraprendere gli studi in Medicina, pagando, tra l'altro, 3 mila euro annui di tasse universitarie”. “Nonostante siano state previste alcune migliorie – aggiunge Candia – parliamo di un tendone con una pessima acustica per seguire le lezioni e con evidenti problemi nelle giornate in cui piove o tira vento”.

Sono 290 gli studenti che frequentano i corsi e che, dall’inizio delle lezioni per l’anno accademico 2023-24, si sono detti preoccupati per le condizioni della struttura.

Oltre al traffico che insiste costantemente lungo la strada, con un alto passaggio di ambulanze vista la prossimità con il pronto soccorso, gli studenti si interrogano anche sulle possibili conseguenze che le forti piogge possono provocare alla tensostruttura. 

Selena Candia ha anche evidenziato come avrebbe sperato in una risposta congiunta alla sua interrogazione da parte degli assessori Ferro (Università) e Gratarola (Sanità), in modo da approfondire la tematica in modo completo e articolato. L'unica risposta pervenuta, invece, è stata quella dell'assessore Ferro.

“Questa situazione si è creata per il bisogno cronico di nuovo medici in Liguria e più in generale in tutta Italia – sottolinea la consigliera regionale -. L'Università di Genova quest'anno ha aumentato i posti del 10% ma parallelamente non è stato fatto abbastanza per permettere a queste matricole un percorso formativo in spazi adeguati. La formazione è importantissima per tutte le professioni, e a Medicina ancora di più essendo obbligatoria in presenza”. 

“Auspico che quanto prima si possa studiare in modo approfondito il percorso formativo di queste ragazze e di questi ragazzi – conclude Candia -. Oggi c'è il problema delle aule mancanti ma tra qualche anno, aumentando sempre di più il numero di studenti rispetto ai posti letto dell'ospedale San Martino, diventerà molto difficile per gli specializzandi riuscire seguire i medici in corsia, se nel frattempo non si iniziano a studiare delle soluzioni già oggi”.

Redazione


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