Le rotte invernali di Ryanair da e per l’aeroporto di Genova sono diminuite rispetto al 2022. Lo ha annunciato la stessa compagnia aerea negli scorsi giorni, lanciando il proprio operativo per la nuova stagione: 8 rotte in tutto verso Bari, Cagliari, Bruxelles, Catania, Napoli, Palermo, Londra Stansted e Lamezia Terme. La differenza rispetto allo scorso anno è la cancellazione dei collegamenti con Vienna, Dublino, Manchester, Bucarest e Brindisi. Saranno quindi 34 i voli settimanali, contro i 60 del 2023.
A sollevare la questione in consiglio comunale è il consigliere del PD Davide Patrone. “La decisione di cancellare i voli è stata definita sbagliata dall’assessore regionale al Turismo, e tale scelta è sintomo di un ridimensionamento dell’attività produttiva della nostra città.
Il sindaco Marco Bucci nel 2019 diceva ai giornali che credeva possibile la creazione di un volo Genova - New York, ma queste notizie fanno pensare a un cambio di rotta.
La risposta è arrivata dall’assessore Mario Mascia, che ha spiegato che il Comune di Genova non rientra nella governance dello scalo genovese. “Abbiamo interesse a far sì che i voli e il traffico delle merci siano intensificate, e nel periodo da gennaio ad agosto i dati parlano di aumenti significativi: +10% di passeggeri, +23,1% per quanto riguarda i cargo”. E ancora: “Partire da Genova e arrivare a New York non è così distante dagli obiettivi che stiamo perseguendo come amministrazione, approfondiremo la tematica dei voli diminuiti con Camera di Commercio”.
La risposta non ha però soddisfatto il consigliere Patrone, che ha richiesto la convocazione di una commissione ad hoc.
“È un vero peccato che le nuove rotte invernali da e per Genova annunciate dalla compagnia aerea Ryanair siano diminuite rispetto all’operativo dello scorso anno - aveva commentato l’assessore Augusto Sartori -. È una scelta in netto contrasto con il trend turistico altamente positivo e con la volontà dell’assessorato di puntare, anno dopo anno, a una maggiore destagionalizzazione del turismo a Genova e in tutta la Liguria, questo senza dimenticare inoltre gli aspetti occupazionali che ne derivano. Sarà nelle prossime settimane una mia priorità invertire con tutti i mezzi disponibili questa tendenza, contando anche sull’appoggio dei Comuni interessati, in primis quello di Genova, e sulle associazioni di categoria”.