Attualità - 19 ottobre 2023, 10:40

‘Stessa Direzione’, quando la musica diventa un inno all’inclusività

Scritto e interpretato da Mike fC e da Irene Manca, il brano è un invito a osservare le difficoltà che affrontano le persone disabili e a unirsi per non lasciare nessuno indietro

Parlare di disabilità, di difficoltà e della necessità di ‘fare fronte comune’ per non lasciare nessuno indietro.

Tutto questo si trova nel brano ‘Stessa Direzione’ scritto e interpretato dal cantautore e rapper Mike fC e dalla cantautrice Irene Manca.

Un inno a osservare, comprendere e agire per far sì che tutti possano avanzare insieme rendendo la comunità sempre più inclusiva.

Il messaggio è chiaro nelle parole del ritornello: “Avanziamo insieme, concepiamo una visione, diverse prospettive ma stessa direzione”.

Qui la chiave per lavorare a una società equa che sia capace di accogliere le diversità senza creare spaccature, di fatto abbattendo pregiudizi che troppo spesso insistono sul tema della disabilità.

Lorenzo Pagnoni, attivista con disabilità e fondatore della community on line Genova Solving for All e coordinatore del primo Disability Pride a Genova, spiega: “La musica ha il potere di unire le persone e di sensibilizzare su questioni importanti. Abbiamo creato questa canzone per stimolare la riflessione sulle diversità e per promuovere un dialogo aperto sulla disabilità. Le persone con disabilità vivono ai m argini di una società che non è stata pensata per e con loro. Abbiamo il dovere e dobbiamo impegnarci ad avanzare insieme verso una stessa direzione, costruire una società inclusiva, riconoscendo e abbracciando prospettive diverse”.

Ad accompagnare il brano anche un videoclip musicale girato per le vie del centro cittadino, dove vengono mostrate le numerose barriere architettoniche presenti. Nel video, la canzone è tradotta anche in lingua dei segni.

‘Stessa Direzione’ sarà anche parte di un percorso di formazione nelle scuole medie e superiori di Genova, focalizzato ad aumentare la consapevolezza tra gli alunni e le alunne delle barriere fisiche presenti in città e di quelle mentali che ostacolano l’inclusione a tutti i livelli delle persone con disabilità.