Il Luna Park alla ricerca di una nuova casa: sempre più concreta l’ipotesi di Ponte Parodi

L'amatissimo Luna Park potrebbe trovare una temporanea dimora nell’area di Ponte Parodi. 

L'idea nasce come soluzione alternativa alla recente esclusione dal piazzale Kennedy, destinato a un nuovo parco con parcheggio interrato. La vicinanza alla stazione ferroviaria di Principe e alle fermate della metropolitana e degli autobus rende Ponte Parodi una posizione strategica e facilmente accessibile per i visitatori. 

Gli operatori del Luna Park confermano: “Ci sono state riunioni sull’ipotesi di Ponte Parodi e sono in corso delle verifiche. Andranno eseguiti dei lavori per mettere l’area in sicurezza e poi andrà fatto un layout complessivo per capire se ci stanno tutte le attrazioni”. 

L'amministrazione comunale di Genova sta pensando a Ponte Parodi in quanto si tratta di un'area portuale rimasta inutilizzata per oltre vent’anni. In quella zona era previsto un ambizioso progetto di riqualificazione mai iniziato a causa del protratto contenzioso tra l'Autorità Portuale e la società Altarea, incaricata appunto della realizzazione del progetto. A questo punto è entrato in gioco il Comune di Genova che ha fatto richiesta ad Autorità Portuale per una concessione temporanea.

Come ricordano il Comune e gli stessi operatori, l'area richiede lavori di sicurezza ma, nonostante le sfide legate ai tempi, l’amministrazione comunale sembra decisa a far rivivere Ponte Parodi come spazio per il divertimento e lo spettacolo.

Già nelle scorse settimane, in un incontro tra i rappresentanti del Luna Park e gli amministratori locali, è stata stabilita una roadmap per mettere in atto questa soluzione. Tuttavia, è stato sottolineato che questa opzione deve rimanere temporanea poiché l'area potrebbe non essere sufficiente per ospitare tutte le attrazioni.  

Gli operatori sperano di poter tornare al piazzale Kennedy una volta terminati i lavori di riqualificazione: “Ponte Parodi potrebbe essere sicuramente un’idea, non solo per il 2023, ma anche per gli anni successivi, in attesa di una nostra collocazione definitiva che siamo a chiedere da anni”.