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Attualità | 15 ottobre 2023, 18:42

Il progetto su piazza Dante che fa discutere: “Dove mettiamo le moto?”

Abbiamo raccolto alcuni dei vostri commenti sul disegno firmato dall’architetto Riccardo Ruggiero

Il progetto su piazza Dante che fa discutere: “Dove mettiamo le moto?”

Ha sicuramente fatto discutere il progetto di riqualificazione di piazza Dante che vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi. 

Una discussione che si è alimentata sui social. Abbiamo deciso così di ritornare sul tema partendo questa volta da alcuni commenti.

Prima di tutto è bene ricordare che il disegno presentato al momento non è un progetto approvato dal Comune. L’architetto genovese Riccardo Ruggiero, ideatore del restyling, ci ha spiegato che settimana prossima avrà un incontro con un assessore per parlare, tra le altre cose, anche di questo possibile nuovo volto della piazza.

L’idea nasce dal fatto che piazza Dante, secondo l’architetto, è un luogo carico di storia ma spesso trascurato. L'ispirazione per questo progetto è scaturita da una partecipazione a un concorso internazionale.

Ruggiero, come studente universitario, aveva già coltivato il sogno di trasformare questo spazio urbano degradato in un'area culturale e ricreativa. L'urbanismo tattico è la chiave per realizzare questo sogno, poiché permette di apportare miglioramenti tangibili rapidamente e con risorse limitate. 

“Ma avrà quei colori li tipo carnevale di Viareggio?”, scrive qualcuno sui social criticando il blu della pavimentazione. L’idea è quella di riprendere una delle iconiche caravelle che hanno portato Colombo alla scoperta dell’America. Da qui l’idea di questo “palco” a forma di barca e il blu del pavimento che simboleggia il mare.

“Non è previsto un albero che sia uno, non un gioco per bambini, e soprattutto....in una zona di traffico intenso e di uffici, non un parcheggio. Direi che è geniale!”, critica qualcun altro. 

Tra chi boccia il progetto c’è anche Matteo Bassetti che su Instagram commenta: “Un grosso disagio per tutta la cittadinanza”.

Il Mugugno Genovese invece ironizza sulla notizia: “Sì tutto molto bello e futuristico. Tolto che a me quei cerchi blu mi fan anguscia, ma son pareri personali. Però… Le 300 moto lì posteggiate dove hai previsto di metterle esattamente? Perché lo hai previsto vero?”.

Dunque la criticità che sollevano in tanti, chi in maniera più costruttiva e chi meno, è sicuramente quella dei parcheggi:

“A me piace. Certamente l'amministrazione troverà una soluzione per i posteggi. Cerchiamo di non essere troppo limitati. Genova ci guadagna certamente anche a livello extra nazionale. Se vogliamo sviluppo in un momento non facile, accettiamo i cambiamenti”. 

Prima di sviluppare il progetto si dovrebbe pensare ad una soluzione concreta per reperire i parcheggi scooter cancellati”.

“Sicuramente un'immagine migliore per la nostra città ma prima bisogna dare una valida alternativa per i parcheggi…”.

“I parcheggi si possono fare sotto la piazza come il silos di Piccapietra”, qualcuno propone.

Alla domanda sulla problematica dei parcheggi l’architetto ci ha risposto: 

“C’era una proposta di riqualificazione della piazza nella quale si prevedeva di inserire dei parcheggi sotterranei. Vicino c’è il parcheggio sotterraneo, lì ci sono degli ambienti che potrebbero essere adibiti a spazi di parcheggio.

Le città che si evolvono devono sempre cercare di favorire una viabilità sostenibile e integrata arrivando dunque a una minor mole di traffico e di veicoli soprattutto nelle aree centrali. Dunque, oltre alla parte sotterranea, l’area di parcheggio si potrebbe trasferire in altri luoghi che hanno una minor identità culturale. Solitamente non si inseriscono dei parcheggi in piazza Duomo a Milano solo perché è uno spazio grande. Piazza Dante è uno spazio culturale che ha un’identità che va preservata”.

Marco Garibaldi

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