Genova è una città ricca di storia, cultura e architettura. Su questi elementi nasce il lavoro dell’architetto genovese Riccardo Ruggiero che si è impegnato per migliorare uno degli spazi pubblici più iconici: piazza Dante.
Nei mesi scorsi Ruggiero ha partecipato a un concorso internazionale di architettura per la rigenerazione di spazi pubblici attraverso interventi di “urbanismo tattico”.
Il concorso ha visto la partecipazione di architetti e designer provenienti da tutto il mondo, con l'obiettivo di promuovere interventi sperimentali di tecniche e tattiche a basso costo per migliorare la qualità degli spazi pubblici. Gli interventi proposti potevano anche essere temporanei e i partecipanti avevano libertà di scelta sulla posizione del loro progetto.
“L’idea nasce da una partecipazione con il mio team a un concorso di idee internazionale sull’architettura e, da genovese, ho deciso di portare un progetto su piazza Dante - ci racconta Ruggiero - Da studente universitario mi ricordo un episodio: insieme ad altri studenti abbiamo attraversato la piazza. Ho raccontato a una ragazza spagnola del gruppo che proprio in piazza Dante c’è l’abitazione di Cristoforo Colombo e lei è rimasta stupita che un luogo con una storia così importante sia degradato e utilizzato come parcheggio.
Questa vicenda mi è rimasta impressa e ho deciso così di portare questo tema dell’urbanismo tattico in questo angolo della città.
Si tratta di interventi poco invasivi, low cost, con un’attenzione alle esigenze della sostenibilità ecologica e ambientale”.
L'urbanismo tattico punta proprio a questo: alla pianificazione e alla riqualificazione urbana con interventi temporanei e a basso costo per migliorare la qualità degli spazi pubblici in città. Questa approccio mette l'accento sull'attuazione rapida di piccoli progetti sperimentali al fine di creare miglioramenti tangibili nell'ambiente urbano.
Il cuore del progetto è la creazione di uno spazio multifunzionale coperto da una tensostruttura che richiama l'immagine di un'antica caravella:
“È uno spazio urbano che può essere adibito a una molteplicità di attività culturali, di gioco - spiega l’architetto e ideatore - Uno spazio da rubare al caos del traffico, all’inquinamento e da cedere nuovamente ai cittadini, senza tralasciare l’identità culturale del luogo”.
Resta comunque il problema dei parcheggi. Un progetto di questo tipo andrebbe a eliminare i posti moto che oggi occupano gran parte della piazza. Ma anche su questo aspetto Ruggiero ha le idee chiare:
“C’era una proposta di riqualificazione della piazza nella quale si prevedeva di inserire dei parcheggi sotterranei. Vicino c’è il parcheggio sotterraneo, lì ci sono degli ambienti che potrebbero essere adibiti a spazi di parcheggio.
Le città che si evolvono devono sempre cercare di favorire una viabilità sostenibile e integrata arrivando dunque a una minor mole di traffico e di veicoli soprattutto nelle aree centrali. Dunque, oltre alla parte sotterranea, l’area di parcheggio si potrebbe trasferire in altri luoghi che hanno una minor identità culturale. Solitamente non si inseriscono dei parcheggi in piazza Duomo a Milano solo perché è uno spazio grande. Piazza Dante è uno spazio culturale che ha un’identità che va preservata”.
L’idea, come ci rivela lo stesso architetto, arriverà presto sulla scrivania dell’assessore competente in Comune:
"Proprio settimana prossima ne parleremo con l’assessore all’urbanistica - spiega - Parleremo di alcuni aspetti specifici di questo progetto”.