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Attualità | 12 ottobre 2023, 08:00

Lavori al Ferraris, entro la fine dell’anno il progetto definitivo in vista degli Europei 2032

L’assegnazione congiunta a Italia e Turchia mette a rischio la partecipazione alla competizione calcistica dello stadio genovese ma il progetto di riqualificazione andrà avanti anche senza Europei

Lavori al Ferraris, entro la fine dell’anno il progetto definitivo in vista degli Europei 2032

Il processo di riqualificazione dello stadio Luigi Ferraris è ancora in corso, sebbene l'obiettivo sia di ospitare le partite di Euro 2032. Attualmente, il Comune di Genova, Genoa e Sampdoria stanno lavorando sulla progettazione del rinnovato stadio, ma ci sono ancora diverse questioni da affrontare.

Il Comune di Genova ha presentato uno studio di fattibilità realizzato dall'architetto Hembert Penaranda che è stato mostrato alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) in relazione alla candidatura per Euro 2032.

"Siamo ancora all'interno di un lungo processo di studio di fattibilità e progettazione che abbiamo già presentato alla Figc - ci spiega Matteo Sanna, stadium manager del Ferraris - Durante la candidatura abbiamo presentato questo studio di fattibilità dell'architetto Penaranda. Ora dobbiamo andare avanti con la progettazione e predisporre una sorta di cronoprogramma insieme alle squadre per poter dare seguito non solo alla progettazione ma anche alla messa in opera vera e propria.

È un lavoro che dobbiamo fare insieme al Comune perché il tutto prevede una concessione dell’impianto dato direttamente alle squadre e quindi, al momento, si deve lavorare su queste cose”.

Un'altra questione fondamentale riguarda i finanziamenti. Se la candidatura di Genova per Euro 2032 sarà accettata, ci saranno finanziamenti disponibili per la riqualificazione dello stadio, anche a livello statale. Tuttavia, se la candidatura non avrà successo, i club dovranno investire di più per portare avanti il progetto.

La recente decisione di assegnare gli Europei 2032 congiuntamente all'Italia e alla Turchia, riducendo il numero di sedi da 10 a 5 (o forse 6), potrebbe mettere a rischio la partecipazione di Genova. Questo rende ancora più importante per la città e i club portare avanti il progetto, indipendentemente dalla candidatura a Euro 2032.

I lavori andranno comunque avanti perché è volontà delle due squadre portare avanti il progetto - continua Sanna - È chiaro che se il tutto rientrasse nelle candidature avremmo un incentivo in più e prestigio sia per lo stadio che per l’intera città perché quella agli Europei è una candidatura della città, non solo dello stadio.

Alle squadre farebbe ovviamente piacere essere tra i club che ospitano l’Europeo”.

Per continuare il processo di riqualificazione dello stadio Ferraris, i prossimi passi includeranno la presentazione di un progetto dettagliato entro la fine dell'anno. Il Comune di Genova e le squadre stanno lavorando per definire il percorso migliore.

“L’iter prevede diversi tipi di percorso e quindi bisogna capire quale sia l’intento delle squadre e del Comune - aggiunge Sanna - Bisogna vedere se passare tramite la ‘legge stadi’ oppure tramite eventuali concessioni di altra natura. 

Sicuramente entro la fine dell’anno cercheremo di arrivare a un progetto non dico definitivo ma quasi in modo che si faccia un passo in più rispetto allo studio di fattibilità. 

Al momento lo studio di fattibilità è stato fatto in base alle esigenze non tanto delle squadre quanto della Uefa. Si è deciso così in modo da poter concorrere per ospitare le partite di un Europeo. Chiaramente, andando avanti, e progettando lo stadio più nello specifico le due squadre daranno indicazioni che i progettisti recepiranno e metteranno in essere”.

Ma quali sono le principali modifiche che si andranno ad apportare?

“La ristrutturazione si basa principalmente su elementi strutturali - conclude Sanna - Viene chiaramente mantenuto l’aspetto estetico dello stadio e verrà valorizzato. Lo studio di fattibilità prevede soprattutto un miglioramento dell’accesso e del deflusso del pubblico. Quindi nuove scale posizionate in maniera diversa, in modo tale che si vengano a creare più spazi affinché sia più agevole uscire ed entrare dallo stadio”.

Marco Garibaldi

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