Politica - 12 ottobre 2023, 17:23

Ex Ilva, incontro cruciale a Roma: il presidente Toti dal ministro Urso

Oggi nello stabilimento ennesimo deraglio proprio sulla linea ferroviaria. Cresce la preoccupazione dei sindacati: “Siamo nell’incertezza"

Oggi, una delegazione della Regione Liguria composta dal Presidente Giovanni Toti, dall'Assessore allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti, e dal Sindaco di Genova Marco Bucci, collegato in remoto, ha partecipato a un incontro cruciale a Roma con il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso. L'Assessore comunale Pietro Piciocchi ha completato la squadra di rappresentanti liguri in questa importante riunione.

L'obiettivo di questo incontro è stato quello di riportare al Ministro Urso i risultati del confronto avvenuto a Genova il 4 ottobre scorso con i sindacati confederali e di settore in relazione alla delicata vertenza ex Ilva. La situazione dell'azienda ha destato notevole preoccupazione sia tra le autorità regionali che tra i rappresentanti sindacali, poiché il futuro dell'azienda e i posti di lavoro coinvolti sono in bilico.

Durante l'incontro, i rappresentanti liguri hanno ribadito l'urgente necessità di interventi sostenibili, credibili e tempestivi per garantire la stabilità e il futuro dell'azienda. La questione ex Ilva riveste un'importanza strategica per la Liguria e l'intero Paese, poiché riguarda la produzione di acciaio, un settore chiave per l'industria nazionale. 

Il Ministro Urso ha dimostrato comprensione per le preoccupazioni delle istituzioni e dei sindacati, garantendo che sono attualmente in corso trattative e che il governo sta esaminando possibili soluzioni.  

Inoltre, il Ministro Urso ha assicurato che manterrà sindacati e istituzioni costantemente informati sull'evolversi della situazione, in modo da garantire un dialogo aperto e costruttivo tra tutte le parti coinvolte.

Abbiamo apprezzato le parole del ministro Urso, che ringraziamo per la sempre attenta disponibilità e la concreta capacità di analisi con cui ha ribadito la necessità di mantenere questa vocazione industriale, che caratterizza in maniera forte il tessuto economico del Paese - ha commentato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti - Continua però ad essere fonte di preoccupazione la scarsa trasparenza, oramai di lunga data, dell’azionista di maggioranza nel condividere ed esplicitare progetti industriali e di investimento. Ci auguriamo che il difficile lavoro di tessitura che da mesi impegna il governo possa presto concretizzarsi in soluzioni positive per la Liguria e l’Italia intera, salvaguardando e rilanciando impianti e occupazione”.

Intanto proprio oggi i sindacati denunciano l’ennesimo malfunzionamento all’interno dello stabilimento e invocano risposte concrete al più presto:

Oggi si è verificato un deraglio di due carri all'ingresso del Decatreno - scrive in una nota la RSU Acciaierie d'Italia Genova - Il giorno precedente abbiamo effettuato una riunione, su nostra richiesta, sullo stato delle linee ferroviarie, dei locomotori e dei carri. In questa riunione, per cui avevamo chiesto la presenza del Direttore e del responsabile del personale che non si sono presentati, ci è stata illustrata la fotografia della situazione. Emerge una serie di richieste ed ordini di acquisto, ma nessuna indicazione chiara e definita sulle tempistiche di intervento, nessuna programmazione della manutenzione ordinaria e straordinaria, nessuna certezza sull' arrivo dei ricambi.

Oggi, a conferma della gravità della situazione e come purtroppo era immaginabile, c'è stato un ennesimo deraglio proprio sulla linea ferroviaria che conduce al Decatreno i carri con i coils crudi da lavorare.

Tale deraglio ci risulta essere avvenuto per la pessima condizione delle ruote dei carri, tanto che si stà valutando l'opportunità di dismetterne almeno parzialmente l'uso per alimentare l’impianto.

Il recente fermo della gru/carroponte DT3 ha già costretto a elaborare un metodo alternativo per alimentare il magazzino, ovvero attraverso gli autotreni. Ma anche questa attività risulta ingestibile così come procedurizzata nella analisi di sicurezza AS LAF 05 C 001 del 9/23.

Siamo attualmente nell'incertezza di una procedura per gestire l'alimentazione dei coils crudi per il Decatreno.

Ricordando che il Decatreno è il cuore dello stabilimento di Genova Cornigliano, senza il quale tutte le altre linee a valle si fermerebbero (zin3/zin5/ciclo latta), rinnoviamo la richiesta di un incontro con il datore di lavoro ed il responsabile del personale.

Siamo molto preoccupati per la situazione ingestibile che si stà venendo a creare e per l'assenza di risposte ed attenzione da parte dell’azienda.

Attendiamo una pronta risposta”.

Redazione


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