Eventi - 12 ottobre 2023, 10:18

L'integrazione che vince la paura, domenica la consegna dei diplomi per 900 migranti delle Scuole di lingua e cultura italiana

Domenica, alla sala Grecale dei Magazzini del Cotone, la festa di consegna dei diplomi a cui prenderanno parte anche l'assessore regionale Giampedrone e il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi

Grande festa domenica 15 ottobre alla sala Grecale dei Magazzini del Cotone del Porto Antico di Genova per la cerimonia di consegna dei diplomi della scuola di lingua e cultura italiana della Comunità di Sant'Egidio.

900, tra donne e uomini, provenienti da 26 paesi del mondo, hanno preso parte al corso e hanno studiato gratuitamente con decine di insegnanti volontari di Sant'Egidio. L'evento, che inizierà alle 15.30, sarà dedicato a loro, per celebrarne il successo formato nei livelli di alfabetizzazione e competenza linguistica e per affermare come l’accoglienza e l’integrazione siano l’unico antidoto efficace alla paura.

Alla Festa saranno presenti l'Assessore alle Politiche socio sanitarie della Regione Liguria Giacomo Raul Giampedrone e il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi.

 La scuola di lingua e cultura italiana a Genova è attiva dal 1986 e in questi anni ha iscritto 16mila persone, rappresentando per molti immigrati un luogo di accoglienza e amicizia, dove, con l’apprendimento progressivo della lingua italiana, ha avuto inizio un percorso di integrazione e partecipazione attiva alla vita della nostra città.

La scuola ha sei sedi nel capoluogo ligure (in Centro Storico, a Sampierdarena, Sestri Ponente, Pra’, Bolzaneto e Molassana) e quest’anno ha insegnato l’italiano a differenti livelli a circa900 persone – giovani e adulti – da 26 paesi (dal Bangladesh al Marocco, dall’Ucraina all’Iran, dal Senegal al Venezuela, all’Albania).

L’appuntamento del 15 ottobre sarà un'occasione non solo per sottolineare il successo personale di ciascun studente, ma anche per riflettere con uno sguardo diverso sull’immigrazione, fenomeno che viene spesso descritto come ingovernabile e problematico, dimenticando invece la grande opportunità che esso rappresenta per il nostro Paese,  che soffre per la denatalità e la mancanza di forza lavoro in alcuni settori.

Redazione