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Sanità | 11 ottobre 2023, 08:00

Sanità, liste d’attesa troppo lunghe: Regione non riuscirà a risolvere il problema in tempi brevi

L’assessore Gratarola: “Da inizio anno potenziata dal ministero l’offerta di prestazioni diagnostiche con circa 9 milioni di euro”

Sanità, liste d’attesa troppo lunghe: Regione non riuscirà a risolvere il problema in tempi brevi

I pazienti in Liguria sono alle prese con tempi di attesa estremamente lunghi per esami e trattamenti medici.

Una situazione che richiede un'attenzione immediata secondo il segretario e consigliere regionale del Partito Democratico Davide Natale che ha portato la questione nell’ultima seduta del consiglio regionale. 

“So bene che il problema delle liste d’attesa non è solo regionale ma in Liguria ha caratteristiche molto più pesanti rispetto ad altre - dice Natale - Molte regioni possono permettersi il lusso di prendere migliaia di visite, di esami diagnostici di cittadini liguri.

Le iniziative intraprese effettivamente, in alcuni casi hanno dato delle risposte ma il tema che dobbiamo attenzionare sono tutte quelle casistiche che non hanno ‘mercato’. Ci sono alcuni esami che non possono non essere fatti in strutture pubbliche. Questi esami hanno delle tempistiche insostenibili”. 

Alcuni numeri: per una colonscopia, i pazienti liguri devono attendere oltre un anno, nonostante la prescrizione indichi un limite di due mesi. Nell'Imperiese, un esame come l'angiotac, prescritto da un medico di base, viene fissato dopo quasi cinque mesi, anche se dovrebbe essere eseguito entro dieci giorni. Allo stesso modo, una spirometria semplice richiede un'attesa di cento giorni anziché dieci, mentre per una risonanza magnetica al cervello, l'attesa è di 95 giorni invece di dieci. La situazione peggiora per chi ha una prescrizione per una colonscopia da eseguire entro 120 giorni: il primo appuntamento viene fissato nell'anno successivo, dopo 353 giorni.

Anche in consiglio regionale l'assessore regionale alla Sanità, Angelo Gratarola, riconosce che il problema delle liste d'attesa è presente in Liguria e a livello nazionale: 

“Quello delle liste di attesa è un problema che coinvolge tutto il Paese. Lo prova il fatto che il ministero sta cercando fondi (circa 400 milioni) per l’abbattimento delle liste d’attesa.

Da quando abbiamo ricominciato a lavorare nelle strutture sanitarie e negli ospedali in maniera naturale, fuori dall’emergenza sanitaria, sono state messe in campo tantissime iniziative. Per esempio nel 2022 è stata autorizzata una spesa di 13 milioni e 300 mila euro a favore di aziende, enti e istituti del sistema sanitario. Le continue interlocuzioni con questi soggetti hanno portato a recuperare circa 6 mila interventi chirurgici programmati, 160 mila prestazioni ambulatoriali e 60 mila prestazioni di screening. 

Per quanto concerne la prima metà del 2023 la Regione Liguria, in seguito a un’analisi dei fabbisogni, ha posto in essere una serie di misure correttive per migliorare i tempi d’attesa tra cui la manifestazione d’interesse per il potenziamento dell’offerta di prestazioni diagnostiche con circa 9 milioni di euro.

Poi 2 milioni di euro per incrementare la risposta all’endoscopia digestiva che resta il tasto più dolente nella nostra regione perché è difficile trovare gastroenterologi in numero sufficiente che possano garantire la numerosità di questo tipo di interventi.

Circa il 30% delle prescrizioni di ogni genere dichiarate dagli specialisti è da considerarsi non in linea con le linee guida. Stiamo lavorando anche con strumenti informatici per aiutare i prescrittori a essere più appropriati nella loro attività. 

È evidente che non riusciremo a risolvere il problema in tempi brevi: se da un lato è necessario avere risorse, dall’altro è anche necessario avere a disposizione i professionisti che possano eseguire le prestazioni. 

C’è poi da dire che circa il 15% delle prestazioni prenotate vanno a vuoto, il soggetto non si presenta all’appuntamento senza preavviso. Questo non permette di rimettere in circuito lo slot rimasto vuoto”.

Marco Garibaldi


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