Camion incolonnati, incidenti e traffico spesso insostenibile: da ormai anni la viabilità in Valpolcevera è diventata un problema per chi quotidianamente si trova a percorrere via Perlasca e via 30 Giugno, le due arterie che costeggiano il Polcevera da Sampierdarena a Bolzaneto.
Entrambe le strade, infatti, sono diventate a doppio senso dopo il crollo del Ponte Morandi, ma la mobilità originaria, che prevedeva che via Perlasca si percorresse a salire verso la Valpolcevera e via 30 Giugno a scendere verso Sampierdarena, non è mai stata ripristinata nonostante, ormai, l’emergenza sia stata superata.
La questione è stata riportata all’attenzione dell’amministrazione da due mozioni: una presentata al Comune dalla consigliera Cristina Lodi (Azione), l’altra al Municipio V dalla consigliera Michela Alessio (Azione), quest’ultima firmata da tutti i capigruppo di maggioranza in Valpolcevera.
“Non c’è motivo per cui non si possano utilizzare nuovamente via Perlasca e via 30 Giugno passata l’urgenza: sono vie strette e pericolose, con il limite dei 30 chilometri orari e tanti camion che circolano perché è la strada per raggiungere i cantieri del Terzo Valico” spiega Lodi. Nel testo della mozione la richiesta è chiara: “ripristinare la viabilità originaria come chiesto più volte dal Municipio Valpolcevera, mettendo in sicurezza la viabilità che tornerebbe ad essere anche più fluida oltre che più sicura”.
Dello stesso avviso anche Alessio: “Ho depositato la mozione e verrà discussa durante il prossimo consiglio municipale, probabilmente a fine ottobre. È firmata da tutti i capigruppo della maggioranza, con grande soddisfazione del gruppo Azione in Valpolcevera. Si poteva ipotizzare di tornare alla normalità da parecchio tempo, non vedo ostacoli: con sensi unici a salire e a scendere si eviterebbero incidenti e ingorghi, perché la strada è molto stretta”.
Riguardo alla viabilità a doppio senso di marcia di Via 30 Giugno si era già espresso più volte il Municipio V Valpolcevera nello scorso ciclo amministrativo “attraverso interpellanze, che non risultano aver avuto riscontro dal Comune di Genova, e una mozione presentata dall'allora minoranza, votata all'unanimità dallo stesso Consiglio Municipale il 30 settembre 2020, essendo il problema evidenziato da tutte le forze politiche in maniera unitaria”, come sottolineato nella mozione presentata da Alessio.