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Attualità | 06 ottobre 2023, 12:30

VenerdIndie - Martina Vinci pubblica un nuovo singolo, ‘Nuda’: “Fotografo momenti e cerco di restituire tutto scrivendo”

Cantautrice e autrice, presenta oggi uno dei brani che sarà contenuto nell’album di prossima uscita ‘Nei’: “Voglio far diventare i punti deboli dei punti di forza”

VenerdIndie - Martina Vinci pubblica un nuovo singolo, ‘Nuda’: “Fotografo momenti e cerco di restituire tutto scrivendo”

Raccontare il percorso di Martina Vinci vuol dire immergersi in un mondo fatto di immagini descritte dai testi, in cui ogni pausa ha il compito di enfatizzare, far riflettere e mostrare nuovi volti dell'autrice.  Sonorità ricercate e una vocalità che si intreccia ai synth per raccontare le emozioni accompagnano in un cammino in cui è bello perdersi. La vita di Martina si divide tra Genova, dove è nata e ha iniziato la sua carriera artistica, e Milano dove attualmente vive e lavora come cantautrice.

Prima di scrivere canzoni - racconta - da piccolina scrivevo filastrocche su quello che piaceva a noi bambini. Avevo questo quadernino giallo che mi aveva regalato mia madre e su cui scrivevo in metrica, non so come mai”.

La scrittura come compagna da che ha imparato a tenere in mano la matita, prima come ‘gioco’, poi con un senso più profondo: “Nel tempo, è diventata un’auto analisi per conoscermi, capirmi, buttare giù quello che non sempre a voce riesco a tirare fuori”.

Da qui la necessità di tramutare queste sensazioni in brani con l’approccio al canto, al pianoforte e con la prima band che si trasformato poi arrivando al mondo dell’autorato.

Tutto questo si ritrova nei suoi brani, da ‘cielo di Londra’ a ‘cinque minuti’, passando per ‘Tsunami’ e arrivando all’ultimo singolo ‘Nuda’, da oggi on line su tutte le piattaforme digitali.

Scritto dalla stessa cantautrice insieme a Chiara Cavazzon, musicato da Martina, ‘Nuda è prodotto da grnd (Gianmarco Grande) e Martina, con distribuzione The Orchard / Plus Distribution, edita da Edizioni Curci Music Publishing.

A proposito, Martina racconta: “Nuda parla di vulnerabilità, del fatto che per quanto cerchiamo di mostrarci riparati, da qui l’immagine dell’impermeabile, tutte le emozioni ci piovono addosso ‘sulla pelle nuda’. Questo è un po’ il modo in cui vivo, o cerco di vivere, le emozioni”.

Per ‘Tsunami’ - racconta ancora la cantautrice - abbiamo fatto un lavoro diverso. E’ una collaborazione con Kuban, un’artista di Roma per cui ho lavorato anche come autrice. Sono molto felice di aver creato questo brano insieme perché credo ci abbia permesso di trovare un punto di contatto in due momenti diversi delle nostre vite. Nonostante non ci sia stata la possibilità di incontrarsi di persona, si riesce a creare comunque una connessione quando si trova una sensibilità fine con gli altri collaboratori”.

Un approccio che ritorna anche nella composizione per altri, per cui Martina è autrice: “Vivo come due impostazioni completamente diverse lo scrivere per me e lo scrivere per altri. Quando lavoro con gli altri, cerco di metterci dentro anche la mia sensibilità. Si parte da li, però sono proprio due momenti distinti per me. Un conto è scavarmi dentro, in solitaria, e tirare fuori anche le cose scomode di me stessa; un conto è quello che si crea, chiedo scusa agli psicologi, quasi come fosse un colloquio terapeutico, psicologico, con l’altra persona che, pian piano, ti affida la sua vulnerabilità, i suoi nodi, e tu cerchi di capire quali sono i punti di contatto che ci sono con il tuo trascorso, osservandoli solo attraverso la tua sensibilità. 

Vai a ricercare quando hai vissuto la stessa sensazione di cui ti stanno parlando. Faccio molta attenzione anche alle parole che vengono usate, perché è importante che gli artisti si riconoscano nei testi. Non scriverei la stessa cosa nello stesso modo per me. Cerco di assorbire e di restituire tutto, fotografando quella vita e quella storia nel momento del racconto. Non so se ci riesco sempre, ma ci provo costantemente”.

È la parte che mi piace di più - prosegue - arrivi in mondi dove non andresti, questo anche musicalmente, perché posso sperimentare. Per citare di nuovo Kuban, viene dall’R ’n’ B e porta un mondo tutto nuovo. Capita di lavorare a brani più pop rispetto a quello che farei per me. Lo scorso anno abbiamo lavorato per Luigi Strangis, cantautore che ha partecipato ad Amici, e con Andrea Pula e Federico Sapia, due colleghi di Curci, il mio editore, è venuto fuori un mondo pop, a tratti rock. Di mio non sarei mai finita in quel genere ma quando ‘metti la veste’ su qualcuno, il tuo apporto arriva in un modo diverso”.

Ancora: “Con Mattia Brancati, in arte Celeste, un mio caro amico di Genova e anche lui cantautore, viene fuori un mondo sperimentale, elettronico, quasi intellettuale e, direi, molto elegante che però è molto distante dal mio. Eppure, una parte della mia sensibilità ha dei punti di contatto e cerco quelli. Questo non è un limite, casomai la possibilità di aprirsi ancora di più”.Tante sfaccettature che si fondono e che muovono da ascolti eterogenei che, però, hanno sempre in comune la verità e l’emozione: “La musica che amo di più va da quella minimale, elettronica, tipo James Blake; il mio primo amore dell’elettronica e dell’utilizzo delle voci nelle produzioni fu Kibra ma poi ho iniziato ad ascoltare Fka Twigs, se dovessi fare un elenco non finirei più. Diciamo che mi batte forte il cuore quando sento che c’è della verità dall’altra parte, quando trovo sensibilità nella melodia, che non è detto che sia per forza la non leggerezza. Dove sento la verità mi commuovo. Può essere dalla musica elettronica a quella piano e voce, al cantautorato”.

Tanti i singoli che hanno accompagnato Martina nell’ultimo anno, come ‘cielo di Londra’ che l’ha portata a essere tra gli otto vincitori di Musicultura nel 2022. Tutti presto saranno riuniti in un album: “Per me tutte le canzoni che stanno uscendo sono raccolte all’interno di un concetto, che è Nei. Al di là di quello che si può intuire, hanno un significato preciso. Usiamo nel linguaggio comune la parola ‘nei’ riferendoci a un difetto, a qualcosa che sta li ma non dovrebbe starci. In questo senso possono essere un punto debole, quindi un punto vulnerabile. Per me metterli a nudo, accettare come sono fatta è un modo per far diventare quei punti deboli dei punti di forza. A quel punto sai giocarci anche tu. Questo è il concept e la raccolta si chiamerà nei ma prima di sentirla per intero usciranno ancora un po’ di canzoni”.

 

Chiara Orsetti e Isabella Rizzitano

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