La nostra vicinanza e solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici dell’ex Ilva di Cornigliano scesi in piazza oggi e alle lavoratrici e lavoratori in stato di agitazione a Taranto. Riteniamo che la situazione odierna sia molto grave sotto il profilo dell’occupazione e del futuro industriale delle città di Genova e Taranto. Il futuro economico e di sviluppo di Genova passa attraverso il superamento della difficile situazione in cui si trova attualmente l’impianto di Acciaierie Italia, ovvero uno dei più importanti poli economici industriali della città.
La gravità della situazione degli stabilimenti di Genova e Taranto mette al centro del dibattito politico nazionale non solo l’assetto strategico futuro e la composizione dell’azionariato, ma la sopravvivenza stessa del polo e soprattutto quello di 20 mila dipendenti complessivi a livello nazionale compreso l’indotto. Il bilancio per Genova parla di un destino buio per i 965 occupati in Acciaierie d'Italia a Cornigliano ma anche per gli oltre 200 lavoratori di Ilva in AS ancora in attesa di una proposta di assunzione come scritto dall'accordo del 2018, che ormai si sentono abbandonati ad altri destini ancora da definire. Ricordiamo che il futurodell’impianto di Genova è strettamente collegato all’impianto di Taranto e si tratta quindi di un tema che riguarda tutto il Paese.
È importante che le istituzioni locali, in primis la Regione Liguria e la Regione Taranto e i Comuni di Genova e Taranto , facciano tutto il necessario per fare chiarezza sulla situazione. Le istituzioni devono attivarsi presso il Governo chiedendo allo stesso azioni forti e immediate, chiarezza sulla situazione azionaria dell’azienda, per preservare occupazione, produzione e rilancio green come previsto dall’accordo pregresso a oggi disatteso".
Così in una nota congiunta la Consigliera comunale di Azione a Genova Cristina Lodi, il consigliere Regionale di Azione in Liguria Pippo Rossetti, i consiglieri regionali di Azione in Puglia Fabiano Amati, Sergio Clemente e Ruggiero Mennea e il segretario regionale di Azione Liguria Roberto Donno.