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Politica | 29 settembre 2023, 17:08

Ansaldo Energia e Acciaierie d’Italia, divergenze anche tra i sindacati sul futuro industriale di Genova (Video)

Uil: “Mittal esca dal pacchetto azionario di Acciaierie”. Ansaldo: “Puntiamo a nuove commesse” e il Pd chiede un consiglio regionale e comunale sul tema

Ansaldo Energia e Acciaierie d’Italia, divergenze anche tra i sindacati sul futuro industriale di Genova (Video)

Genova in queste ore è al centro di una serie di importanti sviluppi sul suo futuro industriale. Gli occhi sono infatti puntati su Ansaldo Energia e Acciaierie d’Italia.

In particolare per quanto riguarda Ansaldo Energia i sindacati Fim Cisl e Fiom Cgil denunciano la mancanza di nuove commesse e le mancate risposte da parte dell’azienda. 

Nel contesto di queste discussioni Ansaldo Energia sta lavorando dice di essere al lavoro per rilanciare la sua attività commerciale. Stamattina si è svolto l’incontro tra le segreterie sindacali e i vertici aziendali che hanno indicato l’impegno nell'ottenere nuove commesse e consolidare la presenza sul mercato. 

“Stiamo attivando ogni canale che possa portare nuove commesse, concentrandoci sulle opportunità a maggiore probabilità di concretizzazione e quindi generando nuovi contratti più velocemente di quanto in media richieda il mercato”, ha detto l’amministratore delegato di Ansaldo Energia Fabrizio Fabbri.

Durante l’incontro è stato affrontato anche il tema del progetto di reindustrializzazione delle aree produttive di Wärtsilä a Trieste

“È un’opportunità che stiamo verificando e che potrebbe generare, se le condizioni lo consentiranno, una nuova filiera produttiva nel Nord Est mantenendo allo stesso tempo tutte le attività oggi presenti a Genova. Liguria e Friuli-Venezia Giulia sono affiancate dalla vocazione industriale e dalla forte componente dello shipping, consentendo di creare un asse nazionale sull’energia e sui prodotti per la cantieristica navale. Sarà un percorso lungo che, se concretizzato, porterà nuove opportunità per il Gruppo e per il Paese”, dice Fabbri.

Da Fiom la richiesta di intervento anche della politica locale:

“La situazione sui carichi di lavoro è grave e deve intervenire immediatamente il Governo (molte potenziali commesse sono in Italia) - si legge in una nota di Fiom - Devono intervenire anche le istituzioni locali in primis la Regione Liguria per mantenere la produzione di Ansaldo Green Tech anche a Genova”.

Le posizioni divergenti tra la UILM (Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici) e le altre organizzazioni sindacali sono emerse chiaramente, evidenziando le differenti visioni sul futuro di queste due aziende. 

Il coordinatore regionale della UILM, Antonio Apa, ha infatti espresso il suo punto di vista sulla questione: “Non è vero che l’azienda ha detto che non ci sono commesse. Non è vero che ci sarà il ricorso a strumenti straordinari, cassa integrazione o altre questioni simili. Non è vero che portando gli elettrolizzatori a Trieste si sguarnirà l’attività produttiva.

Abbiamo detto che noi non alimenteremo mai bufale né nei confronti dell’opinione pubblica né dei lavoratori. Per questo motivo lunedì non saremo presenti nell’assemblea di fabbrica”.

Sul futuro di Acciaierie d’Italia la Uil aggiunge:

“Chiediamo che si prosegua su quelli che erano gli intendimenti che il governo in questi anni ha tirato fuori - dice Mario Ghini, segretario regionale Uil - Chiediamo che si vada a una nazionalizzazione e che Mittal esca dal pacchetto azionario di Acciaierie, che si inizi davvero a produrre acciaio con piani industriali seri e credibili.

Mittal ha dimostrato in questi anni che non ha alcuna intenzione di valorizzare e far crescere la siderurgia di questo paese. Anzi lo sta facendo a scapito di altri mercati e noi crediamo che il governo debba fare la sua parte, non possiamo perdere un settore importante e trainante come quello della siderurgia”.

Parallelamente a queste vicende industriali, il gruppo Pd in Regione e Comune ha sollecitato un intervento istituzionale a ogni livello per affrontare le crisi industriali di ex Ilva e Ansaldo. L’obiettivo è la convocazione di un consiglio comunale e regionale congiunto per analizzare la situazione attuale e cercare soluzioni concrete per il rilancio di queste aziende.

Regione e Comune devono intervenire a ogni livello: è indispensabile agire su questa crisi che rischia di compromettere il tessuto produttivo ligure e italiano e la vita di centinaia di lavoratori. Le notizie di questi giorni destano profonda preoccupazione. Il governo deve assumere un impegno chiaro e condiviso che da troppi anni viene rimandato”, scrivono in una nota congiunta il capogruppo Pd in Regione Liguria Luca Garibaldi, il vicepresidente del consiglio regionale Armando Sanna, il capogruppo Pd nel Comune di Genova Simone D’Angelo e Mariajosè Bruccoleri vicepresidente del consiglio comunale.

Marco Garibaldi


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