Luci accese di notte nel cantiere dell'ex mercato ovoavicolo del Campasso. Lo segnala il consigliere del Municipio Centro Ovest Amedeo Lucia (Partito Democratico), che scrive tra gli altri al presidente del Municipio Michele Colnaghi e all'assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi.
“Nel cantiere dell'ex mercato ovoavicolo del Campasso, - scrive Lucia - su cui insiste il cantiere del Bando delle Periferie, da tre giorni a questa parte continuano ad esserci alcune luci accese. Si chiedono chiarimenti in merito e, se non vi fosse un motivo valido, si potrebbe evitare un tale spreco di energia per tutta la notte”.
“Il cantiere – prosegue - è partito a rilento per l'assenza di un numero adeguato di operai sul cantiere. Il covid e le problematicità del progetto riscontrate in corso d'opera hanno dato il colpo finale al rallentamento dell'opera”.
Lucia si rivolge a Piciocchi, cui erano state fatte notare le criticità del cantiere: “Durante un sopralluogo della Commissione II lei assessore Piciocchi ha potuto provare con mano quanto sopra descritto e dal sottoscritto ripetuto più e più volte in sede istituzionale e in via informale. Con la presente chiedo già alla sua Segreteria di poter fissare una data per un altro sopralluogo come Commissione II sul cantiere dell'ex mercato ovoavicolo e sulla nuova strada del Campasso/via della Pietra, anche quest'opera in forte ritardo visto che era stato programmato il suo completamento entro luglio 2023.
Aggiungo che, come molti altri residenti, abbiamo più volte segnalato alla ditta City Green Light il malfunzionamento dell'illuminazione pubblica nell'attuale strada che collega il Campasso con Brin sotto Ponte San Giorgio. Ci è stato risposto che sarebbero intervenuto al ripristino al piu presto, ma ancora oggi è al buio. Chi torna da lavoro utilizzando la metropolitana e tornando a piedi al Campasso non può utilizzare la luce del telefonino per farsi strada. Non è accettabile.
Mi dispiace insistere quotidianamente con e-mail e segnalazioni in merito al quartiere Campasso, ma lo stesso da troppo tempo soffre un ostacolo di abbandono al quale il sottoscritto, essendo nato cresciuto e attualmente residente, non può sottrarsi dall'impegno di riportarlo allo stato di quartiere in cui era in passato”.