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Attualità | 25 settembre 2023, 09:50

"Giù le mani dal nostro mare", l'onda contro il rigassificatore arriva a Genova: la protesta sotto la Regione (FOTO e VIDEO)

Tantissimi i savonesi che stanno esprimendo la loro contrarietà nel giorno del consiglio regionale monotematico. I manifestanti si sono poi spostati in Piazza De Ferrari

Foto e video di Marco Garibaldi

Foto e video di Marco Garibaldi

Erano previste tantissime persone in arrivo dalla provincia di Savona e così è stato.

Questa mattina davanti al Palazzo della Regione e successivamente in Piazza De Ferrari molti savonesi arrivati a Genova la maggior parte in treno, hanno espresso la loro contrarietà al posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra a 4 km dalla costa di Vado Ligure e a 2.9 km da Savona.

Tanti gli striscioni, i manifesti, i fischi e gli slogan, su tutti "Giù le mani dal nostro mare" che sono stati lanciati sotto in via Fieschi a pochi minuti dall'inizio del consiglio regionale monotematico sul tema.

Nella centrale piazza genovese è stato previsto anche una sorta di girotondo intorno alla fontana. 40 tra gruppi civici, comitati, associazioni, partiti e sindacati di base sono quindi le organizzazioni riunite nel coordinamento per il "No al rigassificatore" che si sono dati appuntamento questa mattina. 

"La grande partecipazione popolare di contrarietà a questo progetto testimonia una netta opposizione popolare alle falsità spacciate per progresso e imposte per decreto - dicono dal coordinamento dell'iniziativa definendo l'iniziativa come una "inaccettabile imposizione nazional-Regionale - Non costituisce una vera transizione ecologica; viene giustificata assumendo per dogma un’emergenza energetica non dimostrata nei fatti e nei numeri; allunga i tempi di sudditanza dalle fonti energetiche fossili, è pericolosa per le caratteristiche della nave che non è adatta a essere utilizzata in mare aperto in esposizione offshore; è dannosa alla salute in un territorio già martoriato su questo piano; è incompatibile con le attività del turismo e dell’agricoltura del territorio; è un attentato all’ecosistema marino, terrestre circostante; è incompatibile con altre attività produttive limitrofe".

Luciano Parodi

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